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Fiorentina a pesca nel “Lake Chelsea”

Uno speciale che presenta i giocatori dei Blues che potrebbero finire a Firenze.

Redazione VN

Del triangolo fra Fiorentina, Chelsea e Mohamed Salah si è già parlato molto nell'ultimo mese. L'egiziano ovviamente non tornerà a Firenze visto che ieri non ha neanche risposto alla convocazione per il ritiro di Moena, ma i viola rischiano comunque di ottenere un premio di valorizzazione ed un nuovo giovane in prestito dalla società londinese a risarcimento di quanto accadato. Violanews.com ha così deciso, avvalendosi anche dell'aiuto di Calciopremier.it, di stilare i nomi dei giocatori più interessanti della rosa del Chelsea:

- Dominic Solanke: attaccante inglese classe '97 che ha già beneficiato del debutto in prima squadra. José Mourinho punta molto su di lui, ma ovviamente è troppo acerbo per poter disputare un'intera stagione nelle file dei Blues. Per l'anche nazionale inglese U18 un buon fisico ed una discreta duttilità (può giocare anche in fascia).

- Nathan Aké: sicuramente giocatore più esperto rispetto al primo della nostra lista, ma anche meno talentuoso. Il giocatore olandese sembrava dover esplodere da un momento all'altro ma l'orologio sportivo ha continuato a fare tic-tac senza che lui si imponesse. Il classe '95 può ricoprire senza troppi affanni sia il ruolo di difensore centrale che di centrocampista.

- Victor Moses: con il Chelsea non ha praticamente mai giocato, ma in Inghilterra ha fatto vedere cose pregevoli sia a Wigan che a Stoke-on-Trent. L'esterno nigeriano nato a Lagos nel 1990 vola sulla fascia come pochi altri ed ha pure il vizio del gol. I Potters vorrebbero acquistarlo, ma forse il suo futuro è un altro.

- Loic Remy: è il più attempato (anno di nascita 1987) della compagnia e pure quello con lo stipendio più alto, ma sembra difficile che il francese intenda rimanere ancora un anno a fare da sparring partner a Diego Costa e Radamel Falcao. Sulla mobile punta ex Newcastle, QPR e Marsiglia c'è però il forte interesse del suo ex manager Alan Pardew, che lo rivuole con sé al Crystal Palace.

- John Obi Mikel: con l'arrivo in squadra di Nemanja Matic e Cesc Fabregas il nigeriano si è dovuto munire di un binocolo per gran parte della stagione visto il suo scarso utilizzo in campo. Le ultime indicano che lo Special One sia pronto a trattenerlo, ma potrebbero anche sbagliarsi vista l'incapacità offensiva del 1987, buono solo per fare la diga davanti alla difesa.

- Lucas Piazon: il trequartista brasiliano sta sbocciando lentamente dopo i prestiti a Malaga, Vitesse e Eintracht Frankfurt. Il giocatore nato a San Paolo nel 1994 è stato accostato a Kakà per il suo stile di gioco ed il suo comportamento spesso inappuntabile.

- Oriol Romeu: centrocampista spagnolo di grande esperienza visto che ha disputato competizioni a carattere continentale sia con il Chelsea che con il Valencia. Il classe '91, ex canterano del Barcellona, sembra improntato a cercare qualcosa di più di un banale prestito visto che puntava a stabilirsi definitivamente a Stoccarda la scorsa stagione. Per quanto riguarda le sue caratteristiche è un regista basso che pecca un po' di dinamismo.

- Ruben Loftus-Cheek: è una delle gemme più preziose del reparto giovanile dei Blues. Centrocampista centrale di grande stazza nonostante sia solo un classe '96. Tatticamente già molto valido e sicuro nell'impostazione della manovra tanto che il suo debutto da titolare contro il Liverpool fu marcato da un 100% di passaggi completati in un'ora di gioco. Con lo Special One anche qualche screzio sul finale di stagione, con il manager lusitano che lo rimproverò dopo la sconfitta sul campo del West Bromwich Albion per: "non aver dato tutto".

- Patrick Bamford: altro gioiellino reduce da una stagione da bomber vero in Championship con il Middlesbrough. Per il classe '93 17 reti in 39 presenze con la maglia del Boro, che fu anche di Massimo Maccarone qualcosa come un decennio fa. Il classe '93, che ha rifiutato Harvard per continuare la sua carriera di calciatore professionista, non ha il fisico della classica prima punta anglosassone e si fa apprezzare piuttosto per caratteristiche come furbizia e rapidità. Peccato non averlo visto all'opera nell'Europeo Under 21 in Repubblica Ceca, doveva esserci ma poi un infortunio gli ha chiuso le porte della selezione degli Young Lions.

MATTEO ANGIOLINI