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Eder fa discutere: le qualità ci sono, ma la carta d’identità? Il precedente con Thereau

Photo by Claudio Villa - Inter/FC Internazionale via Getty Images

Ribery e Ibrahimovic rappresentano le eccezioni a conferma della regola, campioni capaci di eludere anche il tempo. Ci riuscirà anche l'italo-brasiliano?

Redazione VN

Ne abbiamo lette di tutti colori nelle ultime ore sul possibile approdo a Firenze di Eder. Tra i commenti sul nostro sito e social, si è scatenato un autentico ciclone di opinioni, la maggior parte di carattere negativo. Si va dall'ingaggio di oltre 5 milioni a stagione percepiti al Jiangsu fino alle ultime due stagioni disputate in Cina, passando per il ruolo, al momento ampiamente coperto nella rosa viola. Ma tra gli aspetti negativi più gettonati spicca la carta d'identità, che nel caso di Eder segna 34 primavere (da compiere a novembre). Casi come quelli di Ribery e Ibrahimovic rappresentano le eccezioni a conferma della regola, campioni dal trascorso stellare capaci di eludere anche il tempo.

Magari sarà un'eccezione anche la longevità di Eder, le cui qualità restano e non vogliamo discutere, ma resta anche il "rischio usura": lo sa bene la Fiorentina, che negli ultimi anni ha tenuto a libro paga Cyril Thereau. Acquistato nell'estate 2017 da Corvino su consiglio di Pioli, alla stessa età (oggi) di Eder, il francese, dopo un paio di mesi a buoni livelli, scomparì dai radar a causa di vari acciacchi fisici fino alla scadenza della sua avventura triennale con il club viola, conclusa con 22 presenze in campo e 5 reti. Società diverse, squadre diverse e soprattutto esigenze diverse, ma se davvero anche la trattativa per Eder venisse impostata sulla base di tre anni (come riportato stanotte: LEGGI)?

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