Disse Adv: «Voglio una Fiorentina ancora più competitiva». Rispose Montella: «Allora ci serve una punta da venti barra venticinque gol». Aggiunse Pradè: «I nomi sono quelli: Gomez, Negredo, Yilmaz. Ma se ne vogliamo uno mettiamoci in testa che stiamo parlando di un’operazione da un sacco di soldi». E così sia. D’altra parte i gol costano. E i Dv bros sanno come funziona il calcio. Quindi ok alla maxiofferta al bomber tedesco, ma il monte ingaggi deve restare nei limiti del fair play finanziario. Il che significa che prima di chiudere bisogna sfoltire. E fin qui tutto è chiaro: accordo fatto con Gomez in attesa di vendere Jovetic. Ma nel frattempo la città vive sospesa. E i cuori vibrano, in equilibrio tra il sogno e la paura. Il sogno che la Fiorentina ritrovi quel centravanti old style che manca da un bel pezzo, la paura che, a forza di aspettare, alla fine Marione se ne vada altrove, sfinito dall’attesa.
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Brivido caldo intorno al bomber
L’incipit dell’articolo di Benedetto Ferrara
Già ieri sul web la paranoia frullava che era un piacere: Gomez firma per l’Atletico, la Juve su Gomez, Gomez di qua e di là, tranne che a Firenze. Sì, la Juventus, quella di Marotta che fa saltare Berbatov in aeroporto. Loro vogliono Jovetic, e se la Fiorentina lo vende all’estero può prendere Gomez. Ecco perché una telefonatina al Bayern ci stava tutta. Più per mettere pressioni addosso alla Fiorentina che per fare sul serio: se hai Llorente che te ne fai di Gomez? Però quello che conta è agitare le acque e, soprattutto, far venire le palpitazioni al buon tifoso viola, che ha una voglia matta di bomber che non lo tieni più.
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