L’Atalanta ha chiesto nove milioni e Wolski in prestito, non è poco per un esterno di centrocampo — anche trequartista — che nell’ultimo campionato ha segnato 5 reti in 31 partite. Eppure sul conto di Giacomo Jack Bonaventura le sensazioni sono condivise dai possessori di verità calcistiche: trattasi di giocatore pronto per il salto di qualità in un contesto tecnico appropriato. Quello viola — guardacaso — non è male.
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Bonaventura, primo colpo
L’Atalanta vuole 9 mln e il prestito di Wolski. La decisione spetta ad ADV
Venticinque anni sono l’età giusta per una scelta professionale che alzi l’asticella e certamente sa, il giovane Jack, che la Fiorentina lo segue da tempo. E’ una specie di promesso sposo, l’affare viene considerato in chiusura — da qualche operatore di mercato addirittura già chiuso — anche se dovrà essere Andrea Della Valle a offrire al collega Percassi gli argomenti giusti per siglare ufficialmente l’accordo. Via libera dopo l’assemblea dei soci che ci sarà mercoledì o giovedì, cioè dopo il rientro di Diego Della Valle dalla Cina: la cifra del resto è notevole e per staccare un assegno così pesante non è sufficiente l’autonomia, seppure ampia, dei delegati.
All’Atalanta è rimasto impresso Wolski, che nella partita di andata partì titolare e offrì lampetti di classe (più una traversa) agli estimatori; meglio addirittura nella gara di ritorno, l’8 febbraio, quando siglò il gol del 2-0 battendo Consigli con una pregevole e purtroppo per lui rara sintesi di abilità e precisione.
In non molte altre occasioni il talento di Wolski si è mostrato con risultati così concreti, ma l’Atalanta di giovani se ne intende ed è sicura di poter valorizzare il polacco più di quanto potrebbe fare la Fiorentina. Bonaventura gioca fra l’altro sulla fascia meno preferita da Bernardeschi, accreditato dai 12 gol in B e dalla valutazione ottimistica di Prandelli: questo però non significa che il giovane viola in prestito al Crotone non venga girato ad un’altra squadra. Lui ha già ampiamente riferito che preferisce giocare con continuità. Prima ancora di questo però dovrà convincere Montella durante il ritiro di Moena.
La Nazione
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