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Bernardeschi e tutti gli altri, ecco la Fiorentina formato giovani

Da Vecino a Capezzi, vediamo la situazione dei giocatori viola in prestito o che devono rinnovare

Redazione VN

L'idea è bellissima. “Punteremo sui giovani”. Lo dicono tutti. Soprattutto quando le cose non vanno bene. Una specie di rifugio (dialettico) per alimentare la speranza di un futuro migliore. La Fiorentina, in questo caso, non si è lanciata in proclami. Anzi. Sottovoce, però, il messaggio inizia a passare. Il piano è sostanzialmente questo: abbassare l’età media della squadra e, se possibile, puntare su calciatori italiani. Il risultato dovrebbe essere un mix tra promesse e certezze, capace di dar nuova spinta ad un gruppo che, dopo tre anni, sembra arrivato al top. La domanda è: ad oggi, su quanti ragazzi può davvero contare la società viola? Non molti, anche se ci sono (sarebbero?) due eccellenze capaci di trainare tutti gli altri.

Il riferimento, va da se, è a Babacar e Bernardeshi. Due che, in parte, hanno già dimostrato di poter essere elementi sui quali costruire un domani ad alto livello. Il problema è che, ora come ora, non si può contare al 100% su di loro. Questione di contratti. Il giovane senegalese, in particolare, ha un accordo in scadenza nel 2016 e va quindi blindato prima possibile. Da parte sua i messaggi d’ottimismo non sono mancati ma la firma ancora non c’è. La trattativa per un prolungamento fino al 2020 è in corso e la speranza è definire l’intesa prima dell’estate. Altrimenti il rischio di perderlo si farebbe alto. E Bernardeschi? Ha un contratto fino al 2017 ma finora i suoi segnali son stati decisamente negativi. L’accordo è lontanissimo, anche se l’anno in più di tempo permette alla Fiorentina di poter forzare la mano. Almeno per un po’. Questi due comunque, nelle intenzioni del club, devono essere il presente e il futuro della squadra. I ragazzi sui quali puntare a livello tecnico e d’immagine.

Alle loro spalle però, non si muove granché. Il più pronto è certamente Matias Vecino. Il centrocampista uruguaiano (classe ‘91) non si può più considerare un “giovanissimo” ma porterebbe forze nuove in un reparto apparso in sofferenza. Occhio però, perché il suo ritorno dopo il prestito all’Empoli non è scontato. E poi Capezzi, nato nel 1995. “E’ il mio erede”, disse Pizarro a Repubblica qualche mese fa. Attualmente in prestito al Varese, ha sicuramente mezzi tecnici importanti. Difficile però che possa imporsi in una realtà importante come la Fiorentina. Ci sono poi Bakic (‘93) e Fazzi (‘95), rispettivamente in prestito a Spezia e Perugia, e ancora Wolski, Matos, Piccini e Rebic. Promesse che, in realtà, stanno faticando moltissimo. Conclusione: per ringiovanire la rosa, senza abbassare troppo il livello della squadra, bisognerà soprattutto muoversi sul mercato.

Matteo Magrini - la Repubblica