“Diamanti è un giocatore da prendere subito, la Fiorentina si troverebbe in rosa uno che può fare subito la differenza”. Tanti elogi per Diamanti: il suo ex tecnico (a Brescia, fu una veloce apparizione che non è evitò la retrocessione con Iachini in panchina) Mario Beretta – a Violanews.com – traccia un profilo del giocatore.
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Beretta a VN: “Ecco dove Diamanti rende al massimo”
“Non è vero che soffre la pressione. La sua qualità migliore? Il tiro improvviso. E’ da prendere subito”
Ci descriva Diamanti a livello tecnico.
“Un giocatore di grande spessore. Ha un piede sinistro da favola ma è uno che sa usare bene anche il destro. Ovviamente è un mancino quindi ha una forte preferenza per il sinistro. Non è la classica mezzapunta di una volta, è uno che si sacrifica volentieri e dà una mano ai compagni in fase difensiva”.
Dove può giocare Diamanti?
“Per me rende al massimo in un tridente offensivo. Io lo facevo giocare a destra, perché si accentrava e in quel modo gli avversari non riuscivano a capire i suoi movimenti. Mi piace molto anche in un 4-2-3-1: in quel caso può giocare dietro la punta oppure come esterno. Come ho detto, Diamanti torna quindi è uno che non si risparmia ed ha grande disponibilità”.
La sua qualità migliore?
“Il tiro improvviso. Chi lo affronta non ha il tempo di prendere le misure, se decide di calciare e inquadra la porta sono dolori”.
Diamanti a livello caratteriale?
“Si sono dette tante cose su di lui, per me è un ottimo ragazzo. Ha sempre fatto il massimo, si trova bene con i compagni, è uno che fa gruppo”.
È un altro Pepito Rossi.
“Un giocatore che ha caratteristiche un po' diverse, li vedrei bene anche insieme”.
Guardando il curriculum di Diamanti: quando la squadra è in difficoltà, soffre più degli altri?
“Non sono d'accordo. A Bologna in molti lo hanno accusato di aver lasciato tutto a metà stagione, ma lì c'erano altri problemi. E quando si retrocede è facile dare la colpa a chi è già andato via. La B del Bologna non fu certo colpa di Diamanti. Per me è uno che non ha problemi a gestire la pressione: a Euro 2012 calciò anche il rigore decisivo. Uno che ha problemi a reggere la pressione, si sarebbe fatto condizionare...”.
NICCOLO' GRAMIGNI
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