È iniziata intorno alle 9 la prima giornata fiorentina di Cuadrado dopo il ritorno dalle vacanze. E la prima tappa, come da consuetudine, è stata al bar «Il Pappagallo», a due passi da casa sua. Un punto di riferimento per lui e per la sua famiglia: all’ingresso non deve neanche ordinare, ormai tutti sanno che la sua colazione è a base di cappuccino e sfoglia alla crema. Ieri però era un giorno particolare, quello degli abbracci dopo mesi di lontananza.
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Al bar Pappagallo: solo il Barça può portar via Cuadrado
La lunga giornata del colombiano è iniziato nel bar di tutti i giorni, ecco le previsioni di chi vede sempre JC11
«Ciao frate (fratello), come va?», ha chiesto subito il colombiano a Nereo Barbieri, uno dei soci del locale. Avrebbe voluto scambiare due chiacchiere anche con un altro dei proprietari, Devy Niccoli, che però in quel momento non era ancora arrivato. E non ha potuto aspettarlo perché doveva correre al centro sportivo per effettuare i test fisici. Così ha preso la smart bianca della mamma Marcela e ha imboccato la strada verso lo stadio. Ma Il Pappagallo è per Cuadrado una seconda casa e così all’ora di pranzo è rispuntato proprio lì, dove ad attenderlo c’era ancora Nereo. «Mi ha detto che andava a pranzo e allora gli ho risposto che lo avrei accompagnato». Si sono quindi incamminati verso Via Gioberti e hanno scelto di fermarsi al Ristorante Pizzeria La Luna (con loro c’era pure Beleck). Menu nel rispetto assoluto delle regole da atleta per il colombiano: spaghetti al pomodoro e mezzo petto di pollo. «L’altra metà l’ha data a me», racconta ancora Nereo. Sorrisi, relax, ma l’argomento Fiorentina è rimasto tabù. «Ha voluto salutare al telefono mia figlia Gaia, ma del suo futuro non abbiamo parlato. Scherzando, però, ho provato però a chiedergli: Il Pappagallo devo venderlo o lo tengo? Ma non ho avuto risposta».
«Credo — continua — che qui Cuadrado stia davvero bene e si senta a suo agio. Al tempo stesso penso che ogni giocatore sia ambizioso e che il Barcellona possa rappresentare una bella tentazione». Il Barça, appunto. Forse solo il club spagnolo può davvero convincerlo a fare i bagagli e a lasciare Firenze: «Sono convinto che di fronte all’ipotesi Manchester avrebbe qualche dubbio in più. E se dovesse scegliere tra lo United e la Fiorentina, forse resterebbe in viola». Al Pappagallo aspettano l’esito della vicenda con ansia. Di sicuro non abbandoneranno mai Cuadrado. «Lui e la sua famiglia si sono dimostrati persone splendide, dal cuore d’oro. Facciamo il tifo perché resti alla Fiorentina. Ma se dovesse andar via andremo certamente a trovarlo».
Corriere Fiorentino
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