Ag. Neto a VN: “Mi dispiace sentire parlare di poca riconoscenza”

È un momento decisivo per il futuro di Norberto Neto. L'agente del giocatore Stefano Castagna, a Violanews.com, parla di ciò che accadrà nei prossimi giorni: “Il ragazzo vuole pensare bene prima di prendere la decisione finale. Questa non è una scelta da poco, si tratta di un contratto importante per la sua carriera quindi non ci trovo niente di scandaloso nel voler riflettere. Quando tornerà dal Brasile Neto parlerà con la Fiorentina, ma al momento non esiste una data precisa in cui dobbiamo dare una risposta. La Fiorentina non ci ha dato un ultimatum, questo non è vero.

Della Valle e la riconoscenza? Io non voglio far polemica, lo stesso vale per Neto. Mi limito soltanto a dire che Neto ha sempre dato tutto per la maglia viola, eccetto l'errore di Cesena credo che abbia fatto partite di ottima qualità, dando sicurezza all'intero reparto. Se poi vogliamo parlare di mancata riconoscenza facciamo pure, ma mi sembrano polemiche inutili. Quando si arriva a fine contratto, si può pensare anche ad altre alternative, noi le valutiamo tutte e poi prenderemo una decisione.

Un problema di stimoli? La valutazione è a 360°, non è soltanto dare priorità a chi offre la Champions o altri aspetti. Andiamo oltre, sono valutazioni ampie. Neto adesso aveva bisogno di staccare perché, giocando ogni tre giorni, diventa complesso parlare di contratto. Quando tornerà dalle vacanze, ci incontreremo e ne parleremo. Ma non mettete in dubbio la professionalità, questo mi farebbe male: non lo merita.

Un nuovo caso Montolivo? Non ci penso così come non penso alle conseguenze nel caso in cui la scelta fosse quella di non continuare il rapporto lavorativo con la Fiorentina. Sento di Tatarusanu titolare, di una piazza che bolle, è tutto prematuro: non abbiamo ancora deciso. Ricordo poi ciò che è successo a Montolivo, la situazione di Neto però al momento è differente. Non abbiamo sentito altre squadre, si parla di Roma ma lo leggo sui giornali perché non ci sono stati contatti”.

NICCOLO' GRAMIGNI