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Viviano: “Gli ultras sono la parte buona del calcio”

Il portiere, che ha scelto un numero di maglia anomalo, si presenta alla Samp: “Sono di fede viola”

Redazione VN

Si presenta alla Samp e mostra la sciarpa blucerchiata, in posa per i fotografi. Fin qui, nulla di strano: certo, Emiliano Viviano è un dichiarato tifoso della Fiorentina, ma è chiaro che se vai a giocare per un'altra squadra ne sposi in pieno la causa. L'anomalia arriva durante la conferenza stampa e ad ammetterlo è il giocatore in persona: "La fede calcistica non si rinnega - spiega riferendosi al suo cuore viola - ma come mi è successo a Bologna, quando vincemmo a Firenze dopo 40 anni, durante la partita penso soltanto a dare il massimo. È vero che mi è capitato di seguire la Fiorentina da tifoso. Sono una voce fuori dal coro, ma credo che i tifosi, gli ultrà, siano la parte positiva del calcio". Nei giorni del decreto Alfano sulla sicurezza negli stadi è una dichiarazione che rischia di far rumore.

PRESENTAZIONE — C'è anche un'altra anomalia e viene immediatamente chiesta a Viviano: giocherà in maglia nera con il numero 2. "Non c'è un motivo particolare, io sono un po' vecchio stile e mi piace giocare con numeri bassi. L'1 non era disponibile e ho scelto il più vicino. Anche la maglia nera mi piace molto" . Per il resto sono dichiarazioni tipiche di chi vuole riscattarsi ("Dopo la mia esperienza all'estero vedo che qui in Italia i giudizi sono severi. Il passato non conta, io sono qui per far bene") e di chi arriva in un posto nuovo: "Dove può arrivare la Samp? Nel calcio non si sa mai, come dicono il presidente e l'allenatore, siamo una squadra ambiziosa e non vogliamo porci limiti. Uno dei sogni che avevo da bambino era di venire a giocare in questo stadio, sono sempre rimasto molto colpito dall'atmosfera che si respira. E sapere che è una piazza da 19.000 abbonati è già uno stimolo grandissimo". Per un ex tifoso, che difende gli ultrà, il calore del pubblico è tutto. Con qualsiasi squadra.

Gazzetta.it