Fabrizio Failla, commentando il match di Coppa Italia Fiorentina-Roma, è passato alla storia della telecronaca definendo "violenza pura" un'involontaria caduta di Dodo mentre stava imboccando il tunnel che portava negli spogliatoi subito dopo l'espulsione. Ecco, sabato sera, invece la "violenza pura" è stata molto meno immaginaria. Non commenteremo la partita, nonostante cose da dire ce ne siano, ma spenderemo giusto le proverbiali due parole per quanto successo sugli spalti. All'inizio della partita circa una cinquantina di tifosi romani si trovavano nello spicchio della curva Ferrovia più vicino al "formaggino" separati dai tifosi viola da una serie di steward. E' il venticinquesimo del primo tempo quando un petardo lanciato dai supporters giallorossi, presenti in Curva Ferrovia, atterra a pochissimi metri da alcune persone in parterre. La reazione è immediata e solo l'intervento degli steward ha impedito che le due tifoserie venissero a contatto. Nel marasma generale molte persone hanno abbandonato con non poca preoccupazione i propri posti per allontanarsi da una zona dello stadio che era improvvisamente diventata pericolosa. Oltre al petardo nei cinque minuti che sono seguiti sono stati lanciati anche altri oggetti (dal rumore sembravano pure dei vetri). Qualcuno si è giustamente domandato come mai, dopo le varie discussioni sulla messa in sicurezza del match, ad alcuni tifosi della Roma sia stato permesso di arrivare così vicino ai tifosi della Fiorentina. Ma la "violenza pura" di sabato sera non è stata circoscritta a questi gesti. Fatti allontanare i tifosi romanisti presenti in Ferrovia, al quarto d'ora del secondo tempo un nuovo petardo, lanciato stavolta direttamente dal "formaggino", atterra in mezzo ai tifosi viola, fortunatamente non colpendo nessuno. Guardare la partita a quel punto è stato quasi impossibile, se non fosse stato per alcune "tregue" concesse dalla tifoseria ospite.
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Violenza pura ? Chissà cosa avrebbe detto Failla…
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La migliore risposta a questi comportamenti deplorevoli, da tempo sconosciuti in terra fiorentina, l'ha data come al solito la signorilità e la civiltà della Curva Fiesole e di tutto lo stadio, che ha applaudito fino alla fine (e soprattutto dopo il fischio finale) la squadra viola. Resta l'amarezza di dover continuare ad assistere a certi atti di inciviltà (più frequenti in presenza di alcune tifoserie), ma, alla faccia di chi dice che il "Franchi" è lo stadio peggiore di Italia, Firenze ha dimostrato nuovamente che signori si nasce ed è un peccato che i tifosi giallorossi non abbiano avuto la possibilità di accorgersene in mezzo a quel frastuono di petardi.
M&M's
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