Il tema sicurezza, anche alla luce dell'attentato di oggi a Bruxelles, è più che mai un argomento delicato in vista di Euro 2016. E, secondo il vicepresidente dell'Uefa Giancarlo Abete, "il rischio porte chiuse può esistere sempre, perché parliamo di una competizione in cui l'evento deve avvenire".
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Vicepresidente Uefa, Abete: “Europei a porte chiuse? Il rischio c’è”
Il tema sicurezza, anche alla luce dell'attentato di oggi a Bruxelles, è più che mai un argomento delicato in vista di Euro 2016: ne parla Abete
"Non ci sono partite rinviabili ad altra data - spiega Abete a Radio 24 - In un torneo si sconta il fatto che determinate date sono funzionali al risultato finale del torneo".
"Ci sono una maggiore percezione di rischio e un minor entusiasmo a partecipare con uno spirito positivo.
Parliamo però di un torneo previsto per giugno, mentre adesso stiamo parlando di un'emergenza di queste ore. L'Italia agli Europei giocherà contro il Belgio: dovremo cercare ognuno di fare la propria attività. Noi come dirigenti sportivi dobbiamo continuare ad operare con fiducia e preoccupazione. Capendo che sono battaglie che si vincono solo mantenendo uno spirito positivo".
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