Riceviamo e pubblichiamo questa mail che racconta una bella storia di calcio
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Una bella storia: protagonisti il piccolo Domenico e la Fiorentina
Riceviamo questa bella lettera della mamma di Domenico un giovane che ha partecipato all'Academy della Fiorentina
Ci sono storie che si possono raccontare solo se le si è ampiamente vissute. Ci sono le coincidenze che ti portano in un posto lì dove poi comincerà una grande storia. Dopo Bologna-Fiorentina il viola ci è entrato nel cuore. Solo la sera prima abbiamo acquistato da Rutigliano (Bari) i biglietti per recarci in Emilia Romagna e rivedere nostro figlio Cosimo impegnato a studiare Filosofia. Domenico, calciatore da 5 anni, ha chiesto al papà se avesse avuto la possibilità di vedere la partita al “Dall’Ara”. E’ stata la gentilezza del team manager Alberto Marangon a fare il resto in pochissimo tempo. Al termine dell’impresa Domenico cercava di attirare l’attenzione di Chiesa che nel frattempo stava lanciando la maglia alla sua Curva.
E’ iniziata così una ricerca su dove Domenico dopo la scuola potesse fare una nuova esperienza di vita e di calcio. Il progetto dell’Academy della Fiorentina ci ha subito impressionato. Davide è stato determinante, per lui il giorno dell’addio sui nostri volti sono scese tante lacrime.
Insieme a mio marito Vincenzo De Gregorio, che per la sua prima trasferta da giornalista scelse nel 1984, coincidenze della vita, proprio Firenze per il match di Coppa Italia con il Bari, abbiamo fatto una sorpresa a Domenico dedicando il suo curriculum al Capitano Gentile inviando una copia al suo gentilissimo papà ed alla sua gentilissima mamma.
Anche in noi ha lasciato un vuoto incolmabile per una serie di straordinari valori espressi in campo e fuori. Il fatto che avremmo vissuto gli stessi luoghi di Davide è stato determinante. Scelta poi molto apprezzata grazie alla perfetta organizzazione di Paolo Gobba, che si avvale di un team di professionisti che incarnano alla perfezione la filosofia viola legata alla valorizzazione delle persone prima e poi dei calciatori.
Doppi allenamenti per una settimana al “Franchi”, ogni giorno percorso a piedi prima di raggiungere gli spogliatoti davanti al mare di sciarpe e messaggi dedicati al faro Davide. E dopo il primo allenamento un'altra profonda emozione che ci ha toccato: a Domenico è stato comunicato che era il capitano del suo gruppo.
Impegno da quel momento quintuplicato: ha dimostrato di essere in grado di gestire la responsabilità affidatagli sia sul rettangolo verde che a tavola, ricevendo diversi complimenti.
Ogni mattina si giungeva allo stadio con 30 minuti d’anticipo. Il giorno della festa il colpo di scena da brividi: dopo l’ultimo allenamento i ragazzi si sono schierati al centro del campo per ascoltare il saluto degli istruttori ai tanti genitori presenti e dall’autoparlante il primo nome pronunciato è stato quello di Domenico De Gregorio, forse a sottolineare l’ottimo lavoro svolto. Io e mio marito abbiamo pianto.
Sono i piccoli gesti come quelli fatti da Davide nella sua breve vita che lasciano il segno. E Domenico, bravo a scuola, a casa e con l’Azione Cattolica, merita grandissime soddisfazioni per la passione che ci mette e per la pace che ha riportato in famiglia dopo un difficile periodo di coppia.
Grazie Firenze, ci ha accolto benissimo. Grazie Fiorentina. Sono sensazioni che non dimenticheremo e che non escludiamo di ripetere anche a breve. Il cuore oltre il sogno. Noi siamo pronti!
Angela Maria Sozio, la mamma
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