Giuseppe Calabrese su La Repubblica fa il punto della situazione in casa Fiorentina, un pareggio amaro quello di ieri. Mati Fernandez lascia la Fiorentina in dieci (diciamolo, senza di lui è andata molto meglio), ma Bernardeschi trova lo spazio per il suo primo gol in campionato. Che però serve a poco. Il Bologna segna tre minuti dopo. Peccato. Però stavolta la squadra del primo tempo ha lasciato tutti un po’ perplessi. Non tanto per il modulo (difesa a quattro e tre giocatori dietro la punta), ma per la scelta dei giocatori. Mati Fernandez è una specie di ologramma, e Babacar non ha ancora il passo giusto per questa squadra. I tre dietro alla punta, però sono una risorsa da sfruttare. Peccato che intorno ci sia il grande caos. Dicono che i Della Valle siano molto arrabbiati (specialmente con Sousa) e che il 18 febbraio sia in programma un cda che si preannuncia infuocato. Vedremo, qui le parole vanno e vengono, come le incertezze in difesa della Fiorentina. Pasqual ieri è stato fatto a fette e Astori ha vacillato. Bene Rodriguez, ha tenuto Roncaglia. Poi ci sarebbe anche la grande partita di Tatarusanu, il pareggio lo ha salvato lui. A proposito, in un’altra situazione questo punticino avrebbe fatto comodo, ma visto come stanno le cose in classifica ieri la squadra viola ha lasciato per strada due punti. Se l’Inter oggi batte il Verona va avanti di un punto. E domenica prossima la squadra di Mancini viene al Franchi. Scontro diretto, il primo di questo mese dove oltre a recuperare giocatori si dovrebbe recuperare anche un po’ di serenità. Ieri la società ha fatto bene ad evitare di alimentare altre polemiche. «È stato un mese molto difficile – ha detto Pradè – adesso tocca a noi riportare entusiasmo».
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