Il centrocampo della Fiorentina ha già stupito tutti. Un impensabile mix di quantità e qualità ha dato risultati anche superiori rispetto a quanto ci si potesse aspettare prima dell'inizio della stagione. Questa fantastica alchimia che Montella ha magistralmente trovato fa dimenticare che il vero fiore all'occhiello della mediana e, più in generale, del mercato viola ha giocato appena due scampoli di partita per 26 minuti totali, cioè Alberto Aquilani. E' l'ex Liverpool quel giocatore che può offrire alla squadra un nuovo salto di qualità che la spinga verso orizzonti ancora più limpidi.
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Un assist ogni 13 minuti
Aspettando la prima da titolare (COMMENTA)
Per il momento in campo si è visto poco a causa di un dannato infortunio al tendine d'achielle, ma nonostante questo si è fatto sentire in modo sorprendente. In 26 minuti con la maglia viola sono già due assist messi a referto, il primo per il gol di Jovetic del 2 a 1 all'Udinese nella gara inaugurale del campionato, il secondo servito a Toni domenica per sigillare il successo sulla Lazio. Bisogna certo sottolineare come contro i biancocelesti sia entrato con un vantaggio di due uomini per la Fiorentina, ma questo non sminuisce il servizio alla punta che ha poi confezionato un gol pregevole.
Finalmente giovedì contro il Genoa potrebbe essere la volta buona per vederlo dall'inizio, sfidando la parola d'ordine finora adottata dallo staff medico viola, "Prudenza". Si può comunque immaginare quello che Aquilani può portare alla squadra andando a chiudere la cerniera di centrocampo con Pizarro e Borja Valero. Il cileno rimarrà incaricato di far partire la manovra con i suoi piedi divini e lanci illuminanti, mentre lo spagnolo continuerà a fornire la solita inesauribile corsa facendo pressing sui portatori di palla e, al tempo stesso, accompagnerà il gioco delle punte con la classe che tutti a Firenze gli riconosco. E Aquilani? Oltre al buon dinamismo, nella speranza che sia rimasto intatto dopo l'infortunio, e alla visione di gioco che gli permette di scegliere sempre la soluzione migliore, darà ciò che manca ai suoi compagni di reparto: il gran tiro da fuori area. In una Fiorentina molto, a volte troppo, bella che va sempre alla ricerca del gol con azione corale, la sua "bomba" da lontano può offrire un'alternativa di lusso per risolvere quelle partite che non sai come sbloccare.
Se a questo poi si aggiunge la capacità di sfornare assist a raffica, si capisce come il centrocampo viola sia uno dei più forti d'Italia, con sostituti di lusso (vedi Migliaccio, Mati Fernandez, Romulo, Olivera). Nessuno gli chiederà di mantenere la media di un passaggio vincente ogni 13 minuti, ma con lui si può guardare al futuro con inesauribile fiducia.
LORENZO BENEDETTI
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