L'editoriale tratto da Calciomercato.com che segue è stato scritto da Renzo Ulivieri, ex viola, a proposito di Juan Guillermo Cuadrado, altro ex della Fiorentina, oggi alla Juventus.
altre news
Ulivieri: “Cuadrado? Dopo quello che ho visto a Firenze tornerà al Chelsea”
Non sono un esperto di mercato, ma mi pare facile prevedere il ritorno di Cuadrado al Chelsea. Quello che è accaduto in occasione di Fiorentina-Juventus...
Non sono un esperto di mercato, ma mi pare facile prevedere il ritorno di Cuadrado al Chelsea. Non tanto per ragioni tecniche, perché in tante occasioni è risultato importante. Però, quello che è accaduto in occasione di Fiorentina-Juventus, quando per due volte ha rifiutato di iniziare il riscaldamento, solitamente non viene concesso quando vesti il bianconero.
Quando un giocatore viene chiamato a iniziare il riscaldamento e non lo fa, si tratta di insubordinazione, che potrebbe avere tantissime motivazioni: dal non voler entrare per pochi minuti, dall’essere offesi a causa di una gara trascorsa a guardare dalla panchina, dal non volere entrare contro la propria ex squadra. Sono comunque motivazioni che non possono incidere su quello che è il rapporto di lavoro, visto che comunque parliamo di professionisti che ricevono lo stipendio e che devono cercare di essere sempre al massimo del rendimento per la propria società. Io credo che durante la settimana il rapporto allenatore-calciatori possa essere più o meno democratico, mentre nella scelta della formazione e nella gestione della gara nei 90 minuti, la democrazia finisce ed è dittatura.
Sappiamo tutti che la dittatura è molto più veloce della democrazia, sistema sicuramente da combattere, ma nei 90 minuti la decisione spetta ad uno e deve essere ponderata, ma anche veloce. L’allenatore decide e i calciatori eseguono. Nella Juve certi episodi non sono tollerati, con la fantasia mi verrebbe da pensare ai tempi di Boniperti cosa sarebbe accaduto; ma anche dopo. Continuo a pensare che le regole elementari del rapporto vadano sempre rispettate, in linea generale, prima viene l’uomo (con sentimenti sensibilità e vissuti) e poi vengono le regole. Poi ci sono situazioni nelle quali le regole vengono per prime. Quella di sabato scorso era una di queste.
© RIPRODUZIONE RISERVATA