“Torneremo, torneremo, torneremo grandi ancor”

Oggi ci svegliamo positivi. D'altronde, calcisticamente parlando, ci svegliamo positivi da almeno una stagione. I patemi del mercato ci toccano, ma nemmeno più di tanto. Si respira la fiducia di chi ha messo a segno 72 gol senza una punta vera e propria. La fiducia di chi non osa immaginare che campionato si prospetterebbe se quella punta arrivasse e si chiamasse Mario Gomez. Tarpare le ali alla fantasia è quasi impossibile. Un po' per il reale ottimismo che circonda la trattativa, un po' per l'impagabile sicurezza del sapere che, comunque andrà, non ci ritroveremo con Castillo unico centravanti. E non è poco.

Alla vigilia dell'inizio del preritiro a Montecatini, torniamo con la memoria all'ultimo allenamento della appena passata stagione. Quando, freschi dello "scippo" Champions, i giocatori indossavano fieri la maglia celebrativa e quasi tremila persone abbracciavano la squadra intonando il coro "Torneremo torneremo, torneremo grandi ancor".

Si tende a dimenticarcene, distratti da contingenti rompicapi balcanici, ma l'appagante sensazione radicata nello stomaco di allora è la stessa di oggi; ed è quella sensazione che ti spinge a pensare che qualcosa di grande sta nascendo.

Nonostante i, per ora, poco eclatanti (ma funzionali) colpi di mercato, l'ambiente viola non ci appare più allo sbando. Siamo tutti a bordo di una nave ben governata che viaggia a vele spiegate con la bussola fissa su orizzonti europei. Mettiamoci comodi e facciamo posto a chi arriverà.

Tra poche ore, forse addirittura minuti, saremo nuovamente risucchiati dai turbinii forsennati del mercato, pronti a innervosirci ed entusiasmarci, ma oggi ci svegliamo positivi. Quel coro "torneremo torneremo, torneremo grandi ancor" non ci sembra così lontano dall'essere la prossima realtà.

M&M's