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Tommasi: “Fiorentina regina del gioco? Conta il risultato”

Il Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Giancarlo Abete, e il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, Damiano Tommasi, hanno partecipato stamattina a Coverciano a “Dopo il triplice fischio – strategie ed...

Redazione VN

Il Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Giancarlo Abete, e il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, Damiano Tommasi, hanno partecipato stamattina a Coverciano a “Dopo il triplice fischio – strategie ed opportunità per una carriera oltre il calcio giocato”, tavola rotonda che conclude la terza edizione del corso “A.I.C – Ancora In Carriera”. Tra i presenti al convegno anche il presidente della Lazio, Claudio Lotito, e due vecchie conoscenze della Fiorentina. Gianluca Comotto, 15 presenze in viola nel 2003-04, 74 dal 2008 al 2011, ora in Prima Divisione al Perugia, e Gaetano Fontana, allenatore della Nocerina, a Firenze nella stagione 2003-04, anno della promozione in Serie A.

Tommasi ha parlato anche dell'idea di un campionato per squadre B e non soltanto: "La componente tecnica in consiglio federale è del 30% quindi difficilmente le nostre idee hanno un seguito. Il confronto con il resto d’Europa è abbastanza impietoso, tra i grandi campionati il nostro è l’unico che non prevede un step ulteriore dopo la Primavera prima di approdare al professionismo. Purtroppo questi sono risultati che si possono vedere nel medio-lungo termine. Demetrio Albertini (vicepresidente FIGC, ndr) aveva proposto quest’idea, noi l’abbiamo sempre sostenuta. Speriamo di apportare questa miglioria in futuro. Se si può vincere anche senza alzare trofei come ha fatto la Fiorentina l’anno scorso? Purtroppo in Italia si mette davanti sempre il risultato, il problema è che questa cosa succede anche nei settori giovanili. Così anche la crescita dei ragazzi avviene in maniera distorta perché si pensa solo al risultato. Il responsabile del vivaio dell'Ajax, ad esempio, dice che il valore dei settori giovanili non si misura dai trofei in bacheca, ma dai giocatori che si danno alla prima squadra".

STEFANO NICCOLI