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Tommasi dalla parte della Fiorentina: “Squadre ‘B’ sarebbero una garanzia”

Damiano Tommasi, numero uno dell’AIC, ha parlato in esclusiva al sito di Gianluca Di Marzio:   Il 20 Novembre il Consiglio federale della FIGC ha approvato le nuove norme sulla composizione …

Redazione VN

Damiano Tommasi, numero uno dell’AIC, ha parlato in esclusiva al sito di Gianluca Di Marzio:

Il 20 Novembre il Consiglio federale della FIGC ha approvato le nuove norme sulla composizione degli organici e sui trasferimenti degli extacomunitari. L’AIC che posizione prende a riguardo?

“Noi ci siamo dichiarati contrari. I 25 giocatori in rosa non sono totalmente vincolanti perché 17 di questi potrebbero provenire da federazioni estere, e il tesseramento di under 21, che potrebbero anch’essi provenire da altre nazioni, senza vincoli è circoscritto solamente ai confini italiani, e non secondo le normative delle liste UEFA. Noi lo vediamo solamente come un tentativo a ‘breve termine’, che non collide con le esigenze della nostra Nazionale e della Comunità Europea. Abbiamo bisogno di un progetto che garantisca continuità negli anni a venire, che non sia favorevole solo ai presidenti dei club, ma anche (e soprattutto) ai nostri giovani”.

Da questo nasce la sua volontà di inserire un campionato riserve?

“Assolutamente si, è una cosa per cui mi sto battendo molto. Come abbiamo già fatto con il campionato di Lega Pro a 60 squadre per valorizzare la meritocrazia, ora sarebbe ideale l’innesto di seconde squadre”.

Che apporto potrebbero dare al nostro calcio e ai nostri giovani?

“È un modello già ampiamente collaudato nelle altre nazioni, che peraltro sono avanti a noi nel ranking UEFA. Sicuramente sarebbe garantito un progetto a medio-lungo termine con la grande valorizzazione del progetto tecnico dei nostri giovani. Io sono del parere che il campionato Primavera sia più visto come un punto d’arrivo che di partenza, perché c’è sempre meno possibilità di esordire in prima squadra. Così invece si creerebbe uno step tra le due ‘categorie’ per la crescita degli atleti. Da non sottovalutare è anche la componente ‘mercato’, perché molte società di Lega Pro potrebbero attingere da queste rose”.