La premessa è che Cesare Prandelli, come qualsiasi Ct, è libero di fare le scelte che crede e quindi convocare chi ritiene più opportuno. Ma se nello spiegare come mai è stato ancora escluso Manuel Pasqual la risposta tira in ballo l'età del giocatore ("ho preferito scegliere giocatori di vent'anni che possano avere più prospettiva"), ci permettiamo di sollevare qualche obiezione. Già, perchè nell'attuale gruppo chiamato per la doppia sfida con Brasile e Italia, ci sono diversi giocatori che si aggirano sulla trentina o che l'hanno ampiamente superata, come Pirlo (classe 1979), per non parlare dei portieri che però fanno storia a sè. E se per il regista della Juve si potrebbe chiudere un occhio, alla luce della qualità assoluta del giocatore, pilastro della nazionale e ancora 'top player' a livello internazionale, è invece emblematico l'esempio di Alberto Gilardino, tra l'altro un ex viola. Classe 1982, quindi coetaneo di Pasqual, è ormai in fase calante della sua carriera nonostante la buona stagione di Bologna, e non è certo un titolarissimo dell'Italia, ma è comunque convocato. Così come Barzagli (classe '81), o anche Maggio e Diamanti (entrambi classe '83). E se vogliamo dirla tutta, anche l'altra motivazione a cui si è appellato Prandelli, di natura tattica, lascia più di un dubbio: "Pasqual gioca 30 metri più avanti rispetto alla difesa a 4" ha detto il Ct. A parte il fatto che Antonelli nel Genoa gioca esterno nel 3-5-2, all'ex allenatore viola è sfuggito che da un mese la Fiorentina è passata alla linea a 4 e che Pasqual è tornato a giocare da terzino puro, ruolo peraltro ricoperto quasi sempre nel corso della sua carriera. Giusto per la precisione...
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Se l’età conta solo per Pasqual
Le motivazioni di Prandelli sulla sua esclusione lasciano perplessi (COMM)
SIMONE BARGELLINI
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