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Scommesse, Di Martino: “Dovrò chiudere l’inchiesta”

Il pm di Cremona sull’indagine infinita: “E ‘come cercare di svuotare il mare con un cucchiaino”   Al termine di un’altra giornata interamente dedicata all’inchiesta sul calcioscommesse, Roberto Di...

Redazione VN

Il pm di Cremona sull'indagine infinita: "E 'come cercare di svuotare il mare con un cucchiaino"

Al termine di un'altra giornata interamente dedicata all'inchiesta sul calcioscommesse, Roberto Di Martino esprime tutto il suo scoramento per un'indagine che quotidianamente si allarga e assume contorni sempre più indefiniti: "E' come cercare di svuotare il mare con un cucchiaino - spiega all'uscita dalla Procura di Cremona -. Io da solo non posso più proseguire in un lavoro di tale grandezza. Per questo prima o poi dovrò chiudere questa inchiesta, anche perché ho più di tremila processi arretrati da portare avanti".

Oggi, davanti al gip Guido Salvini, è stato il turno di Omar Milanetto, ex capitano del Genoa arrestato due giorni fa: "La deposizione di Milanetto non è stata particolarmente brillante dal nostro punto di vista - aggiunge Di Martino -. Non c'è stata nessuna ammissione da parte sua e penso quindi di risentirlo". Non è previsto invece alcun interrogatorio a Gianluigi Buffon: "La sua convocazione da parte mia non è prevista - precisa -. Se è a conoscenza di fatti o, come dice lui, di morti o feriti prenda l'iniziativa e venga a dirmi quello che sa".

Quanto allo sfogo di Antonio Conte, iscritto nel registro degli indagati, Di Martino è chiaro: "Capisco il suo sfogo, ma nei suoi confronti non potevamo agire diversamente. Non si può mandare un'informazione di garanzia e poi dar seguito ad una perquisizione. Lui queste cose non le sa e per questo lo capisco. Capisco anche le reazioni dei protagonisti a Coverciano - conclude -, ma non mi provocano reazioni particolari. Se tiferò Italia? Certo, l'inchiesta in corso e la passione calcistica sono due cose separate". (sportmediaset.it)