La crisi diplomatica tra Italia e Egitto per la morte di Giulio Regeni, il giovane ricercatore triestino ucciso al Cairo in circostanze ancora da chiarire, rischia di coinvolgere anche il mondo del calcio, e nella fattispecie la Roma e Mohamed Salah, talento egiziano considerato in patria come il più forte calciatore in attività. La Lega di Serie A, infatti, è intenzionata ad aderire all’iniziativa «Verità per Giulio» e nel turno di campionato del 23, 24 e 25 aprile tutte le squadre scenderanno in campo con uno striscione per sostenere l’iniziativa, che potrebbe creare qualche imbarazzo al calciatore romanista.
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Salah, imbarazzo per il caso Regeni e per una possibile iniziativa della Serie A
Per l'egiziano, ex viola, possibili problemi legati ad un'iniziativa a cui la Lega potrebbe aderire
Il suo senso di appartenenza al proprio paese natale, infatti, è talmente forte e lui è talmente rappresentativo per il popolo egiziano che qualche settimana fa era stato nominato ambasciatore del turismo in Egitto: nei prossimi mesi a Trigoria sono in programma una serie di spot per rilanciare il turismo nel paese del nordafricano, che è in forte difficoltà. Spot che potrebbero saltare se dovesse concretizzarsi la «minaccia» italiana di boicottare le mete egiziane.
Per avere un’idea di quanto la questione abbia preso piede in Egitto, due giorni fa l’edizione araba dell’agenzia russa «Sputnik» riportava l’ipotesi che Salah possa rescindere il contratto con la Roma se il caso Regeni dovesse rimanere senza soluzione. Ipotesi che è stata definita «spazzatura» dal procuratore del calciatore: «Salah è felice alla Roma — le sue parole sui social network —. Le voci circolate giovedì sul fatto che potrebbe rescindere il contratto sono completamente false». La stessa Roma ha smentito con forza anche la possibilità che Salah non scenda in campo nel prossimo turno di campionato, quando è prevista l’iniziativa «Verità per Giulio». «La Lega calcio — fanno sapere da Trigoria — non ci ha ancora comunicato niente. Quando lo faranno vedremo come comportarci con il nostro calciatore, che è molto legato alla sua terra ma non ha ancora preso una posizione sulla questione». Potrebbe però farlo nelle prossime ore, se la vicenda continuerà a prendere piede.
(roma.corriere.it)
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