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Rifondazione?

Mezza Fiorentina con le valigie in mano, da chi ripartire la prossima stagione? 

Redazione VN

C'è una stagione da finire al meglio e una da programmare, la prossima. Nelle ultime tre giornate di campionato c'è da salvare un quinto posto che adesso è diventato la massima aspirazione a cui i viola possono e devono ambire dopo le scoppole rimediate in casa contro Verona prima e Cagliari poi. Sì, perché la Fiorentina dopo un avvio di 2015 da sogno si è improvvisamente risvegliata ad aprile senza certezze, vuota nella testa più che nelle gambe compromettendo l'accesso a due finali, quella di Coppa Italia e quella di Europa League, fermandosi bruscamente proprio sul più bello. Qualcosa non va, qualcosa si è rotto, ma certo tutto non è da buttare in questi tre anni di gestione Montella, nonostante un'altra stagione, la tredicesima dell'era Della Valle, senza nemmeno un trofeo in bacheca. Ma proprio i malumori maggiori sono arrivati dal tecnico, il cui futuro in viola è tutto da decifrare, anche alla luce delle dichiarazioni post-Siviglia che hanno scosso l'ambiente ed il tifo fiorentini: "Il pubblico ci ha deriso, dopo i fischi qualche giocatore importante se ne andrà" sanno di rottura, se non proprio di addio a fine stagione.

La prima tessera del puzzle a cadere è stata quella di Eduardo Macia, tornato nella natia Spagna per diventare Direttore Generale dell'ambizioso Betis. Poco dopo il suo addio disse "Serve un bicchiere più grande" per rinfrescare le ambizioni di una società e una squadra che vuole restare al passo delle big. Un bicchiere più grande significa soprattutto giocatori nuovi, visto che la rosa viola ha un'età media decisamente avanzata, soprattutto quando si parla di formazione titolare e giocatori chiave. E la lista di chi ha le valigie in mano è altrettanto lunga: Neto non ha rinnovato ed è diretto alla Juventus, così come a scadenza sono anche i contratti di Pizarro, Aquilani, Vargas e Lazzari. Gilardino, Diamanti, Kurtic e Richards sono in prestito con il futuro di tutti e quattro che non sembra del tutto a tinte viola, anzi i riscatti attualmente sono lontani. Anche Rosi è in prestito (secco) e tornerà al Genoa senza aver lasciato traccia, così come Octavio. Per non parlare dei due gioielli di casa viola, Babacar e Bernardeschi, la cui firma sul prolungamento di contratto non è arrivata e sono molto appetiti. Insomma mezza Fiorentina sembra sul piede di partenza e sarà un'estate bollente sul fronte del calciomercato anche per quanto riguarda Gomez, Salah (LEGGI QUI), Joaquin, Ilicic e chi più ne ha più ne metta.

El Hamdaoui è il primo che ha salutato Firenze (LEGGI QUI), senza rimpianti, ma la lista di giocatori con le valigie in mano è lunghissima. Servirà quindi capire le ambizioni - in primis di Montella - e poi pianificare il futuro. C'è chi spinge verso l'italianizzazione, ma i giocatori bravi e italiani costano tanto, e ripartire da un gruppo la cui base è già forte e sana. Ma tante cose cambieranno, se non sarà rivoluzione almeno sarà una rifondazione viola.

PIER FRANCESCO MONTALBANO