Su La Repubblica di oggi, edizione nazionale, si parla degli intrecci tra Inter e Roma, rivali nella corsa Champions con un carico di dispetti dialettici. Spalletti replica senza nascondersi a Di Francesco che aveva parlato di « squadre davanti a noi con mezzo tiro in porta a partita» dopo il 5-2 al Benevento: « Sono d’accordo, la Roma poteva essere molto più in alto, nelle scorse stagioni era abituata a lottare per lo scudetto». L’allenatore toscano sembra sconsolato di fronte alla drastica uscita di Francesco Totti («Con Spalletti non c’è mai stato un chiarimento e mai ci sarà»): «Si è espresso in modo inequivocabile segnando un punto preciso sul nostro rapporto. Da parte mia ci sarà sempre massima apertura e disponibilità».
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Spalletti apre anche un fronte interno con Piero Ausilio e Walter Sabatini nel ruolo di convitati di pietra. «Sto pensando di suggerire al presidente di creare una terza squadra, una nuova Inter virtuale dove far giocare chi deve venire alla Pinetina - ha detto -. Ma questa squadra non la alleno io, ci pensa qualche dirigente perché questi discorsi partono da loro». Spalletti chiede agli uomini mercato di lavorare sotto traccia. E in controluce si può leggere la necessità di un intervento chiarificatore della proprietà sulla linea da seguire.
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