A volte ritornano - scrive La Repubblica -. E, per non uscirne con le ossa a pezzi, cambiano. Del resto la classifica parla chiaro. Alla Sampdoria servono punti. Stop. Il bel gioco può attendere. Ci ha messo qualche settimana di troppo (forse) ma alla fine l’ha capito anche Montella. Uno che, pronti via, ha provato a marchiare a fuoco anche la Samp. Possesso palla, baricentro spostato in avanti, recupero quanto più possibile immediato del pallone. I risultati però, gli hanno consigliato una brusca retromarcia. Meglio badare al sodo. Almeno per il momento. Del resto la classifica non lascia spazio a troppe interpretazioni: Cassano e compagni hanno 32 punti. Soltanto quattro in più del Palermo.
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Repubblica – Babacar sogna la rinascita contro un Montella cambiato
La classifica parla chiaro. Alla Sampdoria servono punti. Stop. Il bel gioco può attendere
Ecco perché Vincenzino ha cambiato strada. Certo, mai si vedrà una sua squadra badare solo e soltanto a difendere. Di certo, comunque, si può immaginare un atteggiamento parecchio diverso da quello “preferito” dall’ex tecnico viola. Per farla breve: meno possesso e più contropiede. Tanti uomini dietro la linea del pallone e, una volta recuperato, aggressione rapida della profondità. Un tipo di calcio, tra l’altro, che ha spesso dato (molto) fastidio alla Fiorentina. L’aeroplanino lo sa, e si comporterà di conseguenza. Questo non significa, come detto, che la Sampdoria rinuncerà a giocare. Anzi. Si può cambiare modo di interpretare le partite, ma la filosofia di base (nella testa di un allenatore) resta sempre la stessa.
E allora, nonostante tutto, la Samp scenderà in campo con tanti giocatori di qualità (...). Davanti, Sousa, dovrebbe giocare con Babacar. Senza Kalinic (squalificato) il giovane bomber ha un’enorme opportunità per trasformare i fischi (ricordate Fiorentina-Verona?) in applausi. Come si dice: oggi, o mai più. Vale per lui, e per tutta la Fiorentina.
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