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Razzismo, negli stadi avremo il “buuometro”?

Abete cuor di leone ha sentenziato: nessun problema a fermare le partite in caso di episodi di razzismo. Purchè non sia lui a doverlo decidere, ovviamente. La procedura individuata prevedere infatti tutto tranne …

Redazione VN

Abete cuor di leone ha sentenziato: nessun problema a fermare le partite in caso di episodi di razzismo. Purchè non sia lui a doverlo decidere, ovviamente. La procedura individuata prevedere infatti tutto tranne il coinvolgimento diretto della Figc (hai visto mai ci fosse da prendersi una responsabilità). Nel vertice tenuto ieri a Viminale è stato deciso che sarà l'arbitro, magari sollecitato dal giocatore preso di mira, a rivolgersi al responsabile dell'ordine pubblico per decretare sospensione o interruzione della gara. L'obiettivo di dare un stop a questa pratica stupida e incivile di attaccre un giocatore per il colore della pelle o per la propria etnia, è encomiabile. Ogni provvedimento che sarà preso, arriverà comunque in ritardo. Detto questo, di tutto c'è bisogno tranne che di norme un po' ipocrite e, soprattutto, soggette a interpretazione estemporanea. Primo: cosa si intende per "episodi di razzismo"? Solo i buu ripetuti nei confronti dei giocatori di colore? E i cori a base di "terroni" e "sei uno zingaro" come li classifichiamo? E gli striscioni su "forni" e"ebrei"? Secondo: quanti tifosi devono partecipare al "linciaggio verbale" affinché scatti il provvedimento di sospensione della partita? Dieci, cento, mille, un intero settore dello stadio? E come sarà valutata l'intensità? Gli stadi verranno provvisti di un apposito "buuometro"? Lasciare la decisione nelle mani di un paio di persone (arbitro e funzionario della Questura), sottoposti a pressione di squadre e pubblico, è una scelta pilatesca. Figc e Lega si assumano in proprio questa responsabilità. La partita può anche proseguire, è sufficiente che il giorno dopo, a freddo, rivedendo la registrazione della gara, la giustizia sportiva, seguendo una linea omogenea indipendentemente da blasone della società interessata e senza la pressione del pubblico e di possibili problemi di ordine pubblico, decida la sanzione. Che dovrebbe essere una penalizzazione in classifica. Unico modo per rompere anche l'omertà di chi condanna gli ululati ma non si sogna neanche lontanamente di denunciare chi ulula.