Il neo allenatore del Cagliari, Gianluca Festa, ha parlato così in conferenza stampa. Queste alcune sue parole riportate da cagliarinews24.com:
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Qui Cagliari, Festa: “Fiorentina con grandi individualità, vietato sbagliare l’approccio”
Il neo allenatore del Cagliari, Gianluca Festa, ha parlato così in conferenza stampa. Queste alcune sue parole riportate da cagliarinews24.com: “È una grande soddisfazione allenare la squadra in cui sono …
"È una grande soddisfazione allenare la squadra in cui sono cresciuto e ho guidato i ragazzi. Non c'è spazio per la preoccupazione al momento, solo la voglia di far bene. Ho trovato una squadra viva, che ci crede e ha voglia. Ho visto i ragazzi tranquilli, come ho detto loro sono sette partite in cui è doveroso dare il massimo. Ci crediamo tutti. Cosa cambia da Zeman a Festa? Cercherò di riportare entusiasmo e semplicità. Poi l'allenatore dà indicazioni, in campo vanno i ragazzi. Abbiamo provato diversi moduli, deciderò senza stravolgere troppo per far lavorare i ragazzi sulle certezze che hanno. Sau? Sta molto meglio. Gli effettivi sono tutti a disposizione, vecchi e nuovi. Chi dimostra di crederci giocherà. Non mi interessa il passato, ma le prossime sette gare. Sono un'occasione per dimostrare che riusciamo a lavorare nelle difficoltà: è lì che si vede la fibra. Dobbiamo liberarci delle zavorre come preoccupazioni e timori. Se sei libero mentalmente hai un vantaggio. Non dobbiamo far trovare all'avversario un Cagliari contratto, ma combattivo e convinto. Mi interessano i risultati e lo spirito della squadra, tutto il contorno è solo uno spreco di energie che non possiamo permetterci. Non ha importanza neanche Festa, quanto rimarrà o come sarà accolto. Conta solo il Cagliari. Ad accettare ci ho messo pochi secondi. In passato ci ero già andato vicino, l'obiettivo di chiunque è potersi misurare al massimo livello.
Modelli? Non ne ho uno in particolare, ho imparato tanto dai miei vecchi allenatori: sono stati un esempio, sperando di prendere il meglio. Il confronto coi tifosi in ritiro non è proprio nei miei pensieri, non ne ho parlato coi ragazzi e non ne parleremo. Contro la Fiorentina ci aspetta una gara difficile, come tutte le partite a questi livelli. È fondamentale l'approccio, loro sono ben organizzati e hanno grandi individualità. Cosa può spaventarci ora come ora? Niente. Guardiamo solo al Cagliari, è una squadra che per tanti motivi ha ottenuto meno di quanto meritato. Dobbiamo finire il campionato senza rimorsi per non averci provato. A volte uno vuol dare il massimo ma non riesce: cerchiamo i motivi per cui non ci si riesce e provvediamo. I giocatori esperti possono essere un esempio, ma il messaggio è per tutti: le sette partite che restano vanno giocate al massimo. Sappiamo di non poterne vincere sette su sette ma abbiamo il dovere di fare del nostro meglio. Non ho ancora avuto il tempo di lavorare sulle soluzioni tattiche, ma cercheremo di stare corti perché è più facile accorciare. Voglio più collaborazione in campo".
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