Continuano a far discutere i Daspo (i provvedimenti di divieto di accesso agli stadi) a carico di quattro persone dopo le contestazioni all'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani durante Fiorentina-Milan.
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Questore: “Daspo dopo attento vaglio di filmati e testimoni”
Zonno difende i provvedimenti: “Abbiamo applicato la normativa” (COMM.)
A intervenire è ora il questore di Firenze Francesco Zonno affermando che i Daspo sono stati ''emessi dopo attento vaglio dei filmati e delle testimonianze assunte''. Zonno sottolinea che la durata dei provvedimenti è graduata ''secondo i singoli comportamenti rilevati, tenendo conto della particolare, esagerata animosità espressa dal pubblico proprio in un settore dove è presente uno spazio riservato alle scuole giovanili di calcio per incentivarne il senso di sportività e l'educazione alla legalità".
In una nota la questura fiorentina risponde alle polemiche seguite ai Daspo, affermando che sono stati emessi ''in applicazione della normativa sulla violenza negli stadi" e che "tenuto conto dei comportamenti specifici accertati dalle indagini di polizia giudiziaria sono stati contestati fatti reato, in base ai quali sono stati irrogati i provvedimenti di inibizione tre anni senza obbligo di firma, a carico, rispettivamente, di due persone: lo scavalcamento di una barriera di separazione tra settori dello stadio ed il lancio di oggetti''.
Gli altri due provvedimenti di inibizione di un anno, anch'essi senza obbligo di firma, ''sono stati emessi
a carico di altre due persone resesi responsabili di una condotta tale da porre in pericolo la sicurezza pubblica con il proprio comportamento fisico e verbale di incitamento a contestazioni violente''.
(La Nazione)
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