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Prandelli e il bianconero: quando vede Juve non sbaglia mai

Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images

Curiosa striscia positiva per Mister Prandelli contro i bianconeri: le ragioni tattiche

Filippo Angelo Porta

Quando Cesare vede bianconero, non sbaglia mai. Un po' come un toro che fissa il rosso e centra il suo obiettivo. Quei colori, che in passato lo hanno visto nei panni di calciatore, ora scatenano in Prandelli una sana voglia agonistica. Una voglia "matta" di ottenere il risultato, senza se e senza ma. Non importa che nella squadra avversaria ci siano giocatori del calibro di Del Piero o di CR7, perché quando lui vede bianconero sa sempre cosa fare.

E' successo nell'ultima splendida vittoria di martedì sera (0-3) ed è successo anche due stagioni fa, quando sulla panchina del Genoa vinse sempre contro la Juve, ma per 2-0 (che era la sua ultima vittoria da allenatore, targata 17 marzo 2019).

Prandelli era inoltre l'ultimo allenatore Viola ad aver battuto i bianconeri fra le loro mura amiche in campionato: era il 2 marzo 2008 e la sua Fiorentina vinse nel finale (2-3) all'Olimpico di Torino. A segno Gobbi, Papa Waigo e Osvaldo. Quella Fiorentina, alla fine della stagione, conquistò uno staordinario - e meritato - 4^ posto in classifica (con 66 punti), proprio alle spalle dell'allora Juve di Mister Ranieri (terza a 72 punti).

Inoltre, con la vittoria di martedì, la Fiorentina diventa l'unica squadra ad aver vinto allo Stadium per due volte: la prima il 5 marzo 2015, semifinale di andata di Coppa Italia (1-2 con doppietta di Salah).

Dietro i successi di Prandelli ci sono precise ragioni tattiche: pressing molto alto e squadra aggressiva. I bianconeri, storicamente, quando trovano davanti a sé squadre con queste caratteristiche vanno in difficoltà. La Fiorentina contro la Juve, nell'ultima partita, è riuscita a tenere dei ritmi di gioco abbastanza alti e questo le ha permesso di non "uscire" mai dal match. Borja Valero e Amrabat sono riusciti, benissimo, nella doppia fase di gioco palleggio-interdizione. E anche in fase di inserimento senza palla, Castrovilli, arrivando da dietro, ha spesso messo in difficoltà la difesa juventina. Ribery, fra le linee, è sempre riuscito a trovare il passaggio vincente, come in occasione del gol di Vlahovic (molto bravo il giocatore serbo a cercare e trovare la profondità). Anche Biraghi, sulla fascia, ha creato di continuo notevoli difficoltà agli avversari, fornendo assist e supporto offensivo ai compagni (grande prova per lui).

2008-2015-2019 e 2020: squadre, formazioni e stagioni differenti. Ognuna con la sua storia, ma vincere con i bianconeri ha sempre il suo fascino, soprattutto per chi, come Mister Prandelli, quando vede bianconero, non sbaglia mai.

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