La scorsa settimana è stata presentata la bozza del progetto del centro sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli. Non mancano le polemiche, in particolare quella di Legambiente Bagno a Ripoli:
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Polemiche sul centro sportivo a Bagno a Ripoli: “Paradigma da invertire”
La polemica di Legambiente Bagno a Ripoli sul centro sportivo della Fiorentina
In relazione alla presentazione del progetto della nuova sede della Fiorentina fatta dalla giunta comunale pochi giorni fa partiamo da una riflessione che crediamo preliminare e importante cioè quella relativa alla delibera di avvio del procedimento per la revisione del Piano Strutturale, approvata negli ultimi giorni della passata legislatura e contro cui ci siamo battuti fortemente sia per motivi di democraticità del procedimento sia per motivi di contenuti non più condivisibili.
Questa delibera (approvata con l’abbandono dell’aula da parte delle minoranze) sta dando i suoi frutti pericolosi: l’ultimo centinaio di ettari del cantato piano di ripoli “che è il piano, o piuttosto il giardino più delizioso, più fruttifero, più fiorito, più popolato di ville, di palazzi, di chiese, di abitazioni, fra quanti formano ghirlanda alla bella Firenze” (come scrive Emanuele Repetti) è stato inserito nel perimetro urbano lasciando mano libera per una sua definitiva edificazione e consentendo la saldatura con l’abitato fiorentino. Questo in un momento in cui tutta la cultura e la scienza mondiale avverte che il riscaldamento globale sta provocando un irreversibile mutamento nella biosfera che porterà a sicuri e gravissimi disastri e che una delle poche risorse per un cambio di direzione è il consumo di suolo zero e anzi il recupero di aree verdi anche interne alle città ed il potenziamento delle zone boscate. La cultura urbanistica ha considerato fino ad ora il territorio aperto come zona di espansione, terreno di caccia per nuove costruzioni: il paradigma deve essere invertito e deve essere il verde, l’agricoltura che invade e rinaturalizza la città e la rende più vivibile.
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