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Piccini: “A Firenze non trovavo spazio, meglio rimanere in Spagna”

"Lo scudetto può essere più di un'idea per la Fiorentina. Ho superato tutti i problemi fisici e mi sto mettendo in mostra"

Redazione VN

"Sono felice, sto giocando sempre. Ho avuto un piccolo stop solo contro il Valencia, poi ho sempre giocato titolare e sto facendo bene. Avanti così. Stiamo bene, siamo ad un punto dall'Europa. Non fermiamoci...". Parla così a TuttoMercatoWeb il difensore del Betis, Cristiano Piccini, uno dei pilastri della formazione spagnola.

Per lei è un anno importante, al Betis può davvero mettersi in mostra.

"Alla Fiorentina non ho trovato spazio, solo una presenza a diciotto anni. Poi ho fatto Carrarese, Spezia e Livorno. L'anno scorso ho avuto tanti infortuni, quest'anno ho superato tutti i problemi fisici e mi sto mettendo in mostra".

Fondamentale Macia nella scelta di andare al Betis.

"È stato importantissimo, mi conosceva dalla Fiorentina. Ha sempre creduto in me, insieme al mister. Siamo una squadra giovane, abbiamo qualche veterano come Joaquin, Ruben Castro, Jorge Molina. Siamo un mix tra giovani ed esperti".

Ci pensa alla Nazionale?

"Sto lavorando per migliorare. L'obiettivo di tutti è giocare in Nazionale, se continuo così posso farmi un'idea. Devo lavorare tanto, fare bene. E poi ci penserò".

L'Europeo un possibile obiettivo?

"Ora come ora non ci penso. Per me sarebbe già tanto andare in Nazionale una volta per essere visto. Nel calcio però, si sa, basta fare una partita davanti alla persona giusta e può succedere di tutto".

Intanto la Fiorentina è prima in classifica.

"Sono felice per la società, i tifosi e i miei ex compagni. Spero continui così, in modo da togliersi tante soddisfazioni e regalare gioie a Firenze".

Ma davvero può vincere il campionato?

"L'inizio è sempre importante per mettere le basi sul futuro del campionato. Ci sono tante squadre preparate, la Fiorentina negli ultimi anni è sempre stata tra le prime quattro-cinque. Perché no? Lo scudetto può essere più di un'idea...".

E lei, ci pensa al ritorno in Italia?

"Penso a giocare e a fare bene qui. In futuro vedremo. In Spagna sto benissimo, qui ho trovato una seconda famiglia, una città stupenda. Chiaro, la mancanza della mia città e della mia famiglia a volte la sento. Ma devo anche pensare alla mia carriera: meglio rimanere in Spagna, anche per il tipo di gioco che c'è qui".