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Petrachi, una figuraccia dopo l’altra. Costretto a scusarsi con le donne

Il diesse della Roma grida allo scandalo arbitrale e colleziona l'ennesima gaffe

Redazione VN

Ormai a Trigoria, quando lo vedono avvicinarsi a una telecamera, temono che si avveri sempre la legge di Murphy: "Se una cosa può andare male, lo farà"

Così la Gazzetta dello Sport ironizza stamattina su Gianluca Petrachi. Dopo la gaffe in conferenza stampa che può costargli un anno di squalifica, il diesse della Roma è salito agli 'onori' della cronaca per una polemica alquanto sopra le righe dopo il pareggio di domenica con il Cagliari. Gridando allo scandalo per il gol annullato a Kalinic (che tutte le moviole hanno peraltro giudicato irregolare), Petrachi ha detto anche che "il calcio non è uno sport per signorine, altrimenti ci mettiamo il tuppino e facciamo danza classica". Frase che ha scatenato la reazione di molti, comprese il Ct e la capitana dell'Italia femminile, ma anche il ministro dello Sport. "Mi scuso se qualcuno si è sentito offeso dalle mie parole. Non era affatto mia intenzione insinuare che il calcio sia uno sport solo per uomini e non adatto alle donne" il goffo tentativo di scuse del dirigente.

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