Non c’è fine alle sofferenze del Parma. O forse sì. Nelle prime ore del mattino è iniziata a svilupparsi una voce che sta avendo sempre più riscontri in città: un nuovo cambio di proprietà. La Dastraso Holdings Limited avrebbe già ceduto la quota di maggioranza a un nuovo soggetto (ovviamente, visto come sono andati i fatti fino a questo momento, senza un nome e un cognome per ora, anche se si vocifera anche di una cordata russa). Il passaggio sarebbe avvenuto nella notte, con un notaio di Codogno (provincia di Lodi) quale garante dell’operazione. Il pacchetto comprende il 66,5% della società “Eventi Sportivi”, controllante del 90% del Parma F.C. (in pratica quanto era stato ceduto da Tommaso Ghirardi alla cordata russo cipriota lo scorso dicembre).
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Tale svolta ha sorpreso tutto l’ambiente. Tutti eccetto Pietro Leonardi. Il suo silenzio nelle ultime settimane sembra essere legato a questa operazione che l’ha visto lavorare nell’ombra, alla ricerca di una valida soluzione per risolvere le problematiche economiche legate alla realtà emiliana. E questa sarà la prima mission da parte della proprietà entrante, pagando le mensilità arretrate, Iva e Irpef. La volontà sarebbe quella di mettere in gioco una cifra che si aggira intorno ai 50 milioni di euro, superando le gravi questioni in essere e regalando un minimo di serenità in più a una piazza che, solo dieci anni fa, ha vissuto l’incubo del crack Parmalat.
Trattasi di vera e propria corsa contro il tempo. Ci sono solo dieci giorni per evitare la messa in mora della società da parte dei calciatori e regolarizzare i pagamenti “obbligati”. E’ quanto può bastare, dal punto di vista tecnico, per nominare il nuovo cda. Informazioni ottenute da “Stadiotardini.it” indicano che il gruppo alla guida del nuovo Parma dovrebbe essere completamente italiano “nonostante la società possa essere di diritto estero”. Pietro Leonardi, in questo scenario, non avrebbe più compiti amministrativi ma si occuperebbe essenzialmente della parte sportiva.
(gazzetta.it)
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