Ottimo Cerci, ma per carità resti dov’è

Lo dico chiaramente oggi in tempi non sospetti: Cerci resti dov'è. Per essere più chiaro ammetto: che al Torino sta facendo abbastanza bene (senza certe esagerazioni che ho sentito in giro); che ieri sera ha fatto un buon esordio in Nazionale; che tecnicamente è un giocatore sopraffino (questo l'ho sempre sostenuto). Detto questo, spero di non rivederlo mai con la maglia della Fiorentina. Qulcuno sostiene che ha messo la testa a posto. Assicurazione sulla quale mi permetto di avere forti dubbi. Comunque non mi interessa più di tanto. Cerci fa parte di quel tipo di giocatori (Cassano, Balotelli) con i quali madre natura è stata generosa a metà: molto nei piedi, poco nel cervello. Possono risolvere da soli una partita, così come possono terremotare uno spogliatoio. C'è a chi interessa esclusivamente cosa un giocatore fa in campo col pallone. A me sta a cuore anche il suo comportamento e non solo sul terreno di gioco. Chi ha le qualità (e la fortuna) di arrivare su un palcoscenico strepitoso come il campionato di calcio di serie A, anche se giovane, deve avere la consapevolezza di essere comunque un esempio. Decine di migliaia di bambini e adolescenti ogni domenica guardano i loro idoli e ne mutuano gli atteggiamenti. Troppo spesso quelli di Cerci (e di Cassano e di Balotelli) sono stati da censurare. Più lontano Cerci starà dalla maglia viola, più contento sarò.

Francesco Matteini - http://violaamoreefantasia.myblog.it