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Qui Toro: Ogbonna, Cerci e Bianchi pronti al saluto

“Consiglio a Cerci di restare”. Ipse dixit di Urbano Cairo, nella conferenza stampa che ha toccato più o meno tutti i punti all’ordine del giorno, dai biglietti della partita contro …

Redazione VN

"Consiglio a Cerci di restare". Ipse dixit di Urbano Cairo, nella conferenza stampa che ha toccato più o meno tutti i punti all'ordine del giorno, dai biglietti della partita contro la Juventus e LA7. Lasciando però intendere che per ora non è tempo di mercato, utilizzando principalmente il futuro, seppur prossimo, come modalità di parlare di contrattazioni. Anche perché i tre principali interpreti di questo Torino appaiono sempre più chiacchierati in vista della prossima estate.

Inutile girarci intorno, Cerci, Bianchi e Ogbonna rappresentano le tre stelle - nonché i casi più spinosi - su cui la dirigenza granata dovrà riflettere. Partendo dall'Henry di Valmontone, in comproprietà con la Fiorentina: i viola potrebbero puntarci, dopo un anno di amore-odio (quello scorso, in riva all'Arno) e la rinascita della società toscana. Ovviamente un suo ipotetico addio sarebbe da sostituire in maniera più che certosina, perché Cerci offensivamente è l'anima del Torino. Parlando di reparto avanzato impossibile non parlare di Rolando Bianchi e della questione contratto. Cairo parla come se potesse davvero continuare ad avere voce in capitolo per mollare e tirare a proprio piacimento, ma al momento Bianchi ha molte pretendenti e in cima alla lista c'è l'Atalanta che lo ha già cercato sul finire dello scorso mercato di riparazione. Bianchi piace, e molto, a Percassi e alla dirigenza nerazzurra, e aggiungerebbe un ulteriore "cavallo di ritorno" alla rosa, politica tanto cara a Zingonia.

Infine Ogbonna, che è il gioiello più rilucente dei tre anche perché completamente di proprietà del Toro e legato con un contratto pluriennale. Tutte le società di un certo calibro, come Milan e Juventus ma anche United e Liverpool, lo stanno seguendo da tempo. Sulla sponda bianconera del Po non è ancora un obiettivo, perché valutato fin troppo da Cairo (14 milioni di euro), mentre i rossoneri ci stanno pensando - come stanno valutando la posizione di Zapata, che probabilmente non verrà riconfermato.

Tre moschiettieri che, dopo avere dato la salvezza al Torino (oramai una formalità) potrebbero salutare all'unisono per il bene delle casse della società piemontese. Serviranno idee e investimenti per sostituirli al meglio ed evitare una stagione di sofferenza, per garantire una crescita al di là della singola stagione.

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