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Napolitano: “Non si tratta coi facinorosi”

Nessuna trattativa coi facinorosi, le società devono rompere con “aggregati che vengono chiamate tifoserie”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, commentando quanto accaduto in occasione della finale...

Redazione VN

Nessuna trattativa coi facinorosi, le società devono rompere con "aggregati che vengono chiamate tifoserie". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, commentando quanto accaduto in occasione della finale di Coppa Italia sabato a Roma, a margine della presentazione della mostra "La Nazionale tra emozioni e storia", avvenuta oggi presso l'Auditorium di Roma. Nella più tardi il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha anticipato che i club saranno chiamati a pagare per l'ordine pubblico.

Il capo dello Stato ha usato parole durissime: "Ho sentito molti propositi e forti affermazioni da parte del presidente del Consiglio e il ministro dell'Interno ha detto che non bisogna trattare con i facinorosi. Questo è vero, deve essere vero e anche le società calcistiche devono rompere i legami con questi aggregati che vengono chiamate tifoserie e che perfino esprimono dei loro presunti capi che si pongono nel mondo della criminalità e dell'illegalità. Vogliamo tornare a immaginarci un mondo del calcio quale è e come deve essere, uno sport, un gioco, una competizione ma anche un grande spettacolo, è questo il mio augurio, che si facciano i passi necessari".

Il presidente ha poi aggiunto: "Quello di sabato non è il vero calcio e per affrontare la situazione che si è creata occorrerà molta severità e interventi su vari piani. Il calcio deve tornare a essere sport, competizione, spettacolo e rito collettivo. Quello che abbiamo visto ha a che vedere con altro, con il peggio degli odi fra squadre che competono, con la violenza che sfocia nella criminalità. Bisogna trattarlo come cosa diversa. E' il segno di una crisi di morale, di valori e di comportamenti che rappresenta anche un pezzo della nostra società".

"C'è perfino qualcuno che ha il coraggio di invocare la liberazione di chi è stato condannato per l'uccisione di Raciti", ha proseguito Napolitano riferendosi alla maglietta indossata da 'Genny 'a carogna' con la scritta "Speziale libero". Il capo dello Stato, rivolgendosi idealmente alla vedova Raciti, aggiunge: "le sono vicino, come tutti gli italiani onesti". Il presidente ha apprezzato anche le parole pronunciate da Matteo Renzi: Il presidente del Consiglio Renzi ha detto 'noi a quelli lì il calcio non glielo consegnamo'. E' stata una bella frase che avrei pronunciato anche io se fossi andato".

Repubblica.it