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Moviola in campo, Infantino accelera sulla sperimentazione

La Fifa decide di accelerare sulla tecnologia

Redazione VN

Con il stagione calcistica 2015/16 che si avvia nella sua fase più calda, sia sul fronte nazionale, con il testa a testa per lo scudetto tra Juventus e Napoli, sia su quello internazionale con Champions League e Europa League arrivate ai quarti di finale, polemiche e recriminazioni per gli errori arbitrali si fanno più aspre.

Dopo le accuse dell’ad della Juventus, Beppe Marotta, nei confronti del fischietto svedese Eriksson, per gli errori commessi a sfavore dei bianconeri nella gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions contro il Bayern Monaco, ieri è stata la volta di Nicola Rizzoli (premiato come miglior arbitro internazionale nel 2014 e nel 2015 dall’IFFHS) finire al centro delle polemiche per alcune decisioni prese a sfavore del Torino nel derby della Mole.

«Alex Sandro doveva essere espulso, il gol di Maxi Lopez era regolare e anche Bonucci non mi spiego come non sia stato espulso», ha affermato ieri l’allenatore granata Giampiero Ventura.

Parole che fanno il paio con quelle pronunciate da Marotta mercoledì sera dopo l’eliminazione della Juve dalla Champions. «Il clamoroso errore fatto dalla terna arbitrale, il gol annullato a Morata, avrebbe dato un’ulteriore svolta alla partita. C’e’ molto da recriminare, credo non si possano subire situazioni del genere. E’ un errore che incide pesantemente».

Polemiche che avrebbero potuto essere evitate se fosse già in vigore la moviola in campo indicata dal presidente della Fifa, Gianni Infantino, come una delle possibili novità regolamentari per il calcio del futuro.

Su questo punto l’avvocato svizzero è tornato a pronunciarsi venerdì scorso a Zurigo, al termine del suo primo comitato esecutivo da presidente della Fifa. «Presto annunceremo qualcosa, con la definizione del protocollo», ha affermato Infantino, lasciando intendere che prestissimo potrebbero essere individuate amichevoli in cui testare il nuovo sistema di arbitraggio con video (non solo le prove «in laboratorio») e ricordando che dodici federazioni (tra cui quella italiana) ed una Confederazione si sono dette interessate a condurre esperimenti.

Ma come funzionerà, nel caso fosse introdotta, la moviola in campo? Non tutti gli episodi di gioco saranno infatti rivedibili attraverso la tecnologia. Lo saranno solo le cosiddette game-changing situations, ovvero tutte quelle situazioni che possono cambiare una partita, individuate in quattro settori:l’assegnazione di un gol, di un rigore, di un cartellino rosso e in caso di scambi di persona. Sul gol, ad esempio, si potrà verificare se è stata commessa un’infrazione tale da non assegnare la rete: in teoria, quindi, è incluso anche il fuorigioco.

Il funzionamento della moviola in campo è formato, invece, da tre diversi step: l’arbitro informa i “moviolisti”, oppure gli stessi informano l’arbitro, riguardo una decisione da rivedere; i moviolisti rivedono le immagini video, spiegando al fischietto cos’è successo; infine l’arbitro, per decidere, potrà prendere per buono quello che gli hanno spiegato oppure potrà lui stesso rivedere il video a bordo campo. L’ultima parola, comunque, spetterà sempre all’arbitro, il che lascia comunque discreto margine all’errore. La richiesta di moviola, comunque, non potrà partire dalle panchine, ma soltanto dallo stesso arbitro o dai moviolisti. (http://www.calcioefinanza.it)