E' rottura definitiva tra Alessio Cerci e Sinisa Mihajlovic. Il tecnico serbo - scrive sportmediaset.it - non lo ha convocato per il match dell'Olimpico contro la Roma ("è una scelta tecnica"), chiaro segnale di come il giocatore non rientri più bei piani dell'allenatore. Il Milan lo vorrebbe cedere già a gennaio (lo vuole il Genoa), ma deve convincere l'Atletico Madrid, da cui è arrivato in prestito lo scorso gennaio, proprietario del cartellino.
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Mihajlovic-Cerci: è rottura. Il giocatore non è stato convocato per la Roma
L'ex esterno viola è sempre più vicino all'addio dal Milan
Il clamoroso errore nel finale contro il Bologna è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I primi a perdere la pazienza sono stati i tifosi, che lo hanno insultato e sonoramente fischiato a San Siro, tanto da costringerlo a chiudere gli account Facebook e Twitter, mentre il profilo Instagram è stato reso privato per evitare di essere ulteriormente bersagliato. Poi è stata la volta di Mihajlovic. Dopo averlo bacchettato al termine del match ("era a tu per tu col portiere e ha scelto l’opzione peggiore, doveva passarla a Bacca"), l'allenatore serbo lo ha escluso dalla lista dei convocati per il match con la Roma, il più delicato della sua gestione. "Scelta tecnica" si è giustificato Miha, una mazzata definitiva al giocatore a cui ora non resta che cambiare aria.
Nonostante un anno e mezzo di prestazioni deludenti, Cerci ha ancora estimatori e il Genoa si è già fatto avanti per averlo in prestito. Il Milan è ovviamente d'accordo, ma bisogna convincere l'Atletico Madrid e il fondo che detengono il cartellino. E proprio quest'ultimo, che detiene una buona percentuale dei diritti economici del giocatore, a storcere il naso per un nuovo prestito. Ma la via della cessione definitiva non è al momento percorribile, se non smenandoci tanti soldi (è stato pagato 18 milioni solo un anno e mezzo fa). Cerci rischia così di rimanere prigioniero al Milan, una prigione davvero poco dorata.
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