L'agente Giocondo Martorelli, procuratore tra gli altri di Gabriele Gori, ha parlato della squadra viola ai microfoni di Radio Blu: "Borja Valero? Bastava solo dire che non c'erano i presupposti per continuare e che voleva anche pensare a sé stesso. E' normale che le idee di un ds possano non collimare con quelle di un calciatore. Non mi scandalizzo se un calciatore decide di cambiare società, ma doveva essere chiaro fin dall'inizio verso i tifosi e la città che lo ha adottato senza tanti giri di parole, e una buona parte della gente lo avrebbe capito". Sui giovani in ritiro a Moena: "Gori è destinato ad essere un interprete importante, è nato per il gol e li ha sempre segnati in tutte le categorie ma deve crescere e migliorare. Anche Ranieri farà parlare di sé, è cresciuto dal punto di vista tattico. Ogni tanto però questi giovani vanno fatti crescere a luci spente". Su Pioli: "Oltre ad avere i valori di un grande professionista, ha quelli indispensabili per questo tipo di lavoro. Lavorare a Roma non è facile e fare otto mesi all'Inter è come fare 2-3 anni da un'altra parte. E' anche un aziendalista in senso positivo perché sta vicino alla società e per lui Firenze non è un punto di passaggio ma di arrivo e resterebbe anche a vita, in più è coinvolto al 100% nelle vicende viola".
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Le parole di Giocondo Martorelli sulla Fiorentina, i giovani, Pioli e Borja Valero
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