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Martorelli: “Mlakar alla Mandzukic perché c’è Gori. Venuti pronto per la Fiorentina”

"Mi auguro che Mlakar possa andare a giocare in prestito. Lo stesso dicasi per Hagi, che deve crescere molto dal punto di vista fisico"

Redazione VN

Il noto agente ed intermediario di mercato Giocondo Martorelli è stato interpellato da calciomercato.com sui prospetti della Primavera viola:

Gori e Ranieri protagonisti in Primavera, sono pronti a fare il salto tra i grandi?

"Gori è un ’99, una prima punta che da otto anni è nel vivaio della Fiorentina, ha fatto tutta la trafila e da quando è a Firenze ha sempre fatto tanti gol. Quest’anno ha avuto un periodo sfortunato all’inizio, un problema alla spalla e poi una squalifica di cinque giornate. Però appena rientrato, al Viareggio e ora nel finale di campionato è stato decisivo. Secondo me è un prospetto dall’ottimo avvenire, ha grandi qualità fisiche e tecniche e fiuto del gol importante. Segna in acrobazia, di testa, ha tutte le qualità per poter pensare in maniera positiva al suo futuro però poi ci sono tanti fattori: l’impegno deve essere costante e serve grande sacrificio e voglia di arrivare".

Ranieri forse un po’ di spazio potrebbe trovarlo, vista la difficoltà nel sostituire Alonso e Pasqual…

"Ranieri è un altro ‘99, è il secondo anno che è titolare, sa fare entrambe le fasi. È cresciuto molto su quella difensiva nell’ultimo anno, ha buon piede e caratteristiche temperamentali importanti. Con la carenza che c’è in quel ruolo può essere un profilo da tenere in considerazione".

Quanto conta l’aspetto del legame geografico per l’affermazione di questi giovani?

"La stima e l’affetto devono essere reciproci . A questi ragazzi magari diamo qualche responsabilità maggiore perché sono natii del luogo. Ma i tempi sono cambiati, non è che chi arriva da fuori deve avere consensi maggiori e chi è qui perché è nato in casa, ed attaccato alla maglia, non essere considerato per il suo vero valore. Per questo a Chiesa e Bernardeschi è sempre stato chiesto di non fare certi proclami. Anche con Gori siamo ad uno step iniziale, c’è tutta la volontà di proseguire qui ma poi il tempo farà il suo corso".

​Sousa ha spesso portato con sé Maistro e Diakhaté ma di loro in campo nessuna traccia…

"Maistro è un ’98, ha delle ottime qualità tecniche e fisiche, ha un gran tiro, però non ha mai giocato in primavera, si è solo allenatore con i grandi. Questo può penalizzarlo agli occhi di chi non lo conosce, a coloro che devono cercare ragazzi giovani magari da far giocare in B o Lega Pro. Al ragazzo non sono state date possibilità in base al suo valore. Diakhaté ora sta giocando basso davanti alla difesa, sta facendo un buon campionato. Però deve migliorare negli atteggiamenti, nel calcio che conta ci vuole meno effervescenza e più concretezza. E’ una questione di cultura: il calcio porta magari i ragazzi a cambiare la propria vita. C’è chi riesce a mantenere un equilibrio e chi davanti ad un’evoluzione repentina, anche a livello economico, perde di vista la realtà".

Mlakar è l’ultimo esordiente: futuro “alla Kalinic”?

"Mlakar è una prima punta, anche se ultimamente sta giocando alla Mandzukic in realtà, per dare spazio a Gori. Non fa molti gol però, il prossimo anno mi auguro che possa andare a giocare in prestito. Lo stesso dicasi per Hagi, che era partito bene in Primavera, calcia con i due piedi allo stesso modo, ha grande tecnica, però non ha più trovato spazio con il gruppo di Sousa. Deve crescere molto dal punto di vista fisico".

In chiusura, l’annoso problema dei terzini: la Fiorentina potrebbe risolverli con due elementi come Zanon e Venuti?

"Zanon (in prestito alla Pistoiese, ndr) deve ancora cresce e maturare, Venuti è già un giocatore da tenere in considerazione invece. Se deve arrivare a Firenze e non avere la possibilità di giocarsela però penso sia inutile. A Benevento ha fatto un ottimo campionato, ha acquisito quella qualità e mentalità per poter stare in un gruppo come quello della Fiorentina".