Così l'ex attaccante della Fiorentina Mario Gomez parla al sito ufficiale dell'Uefa.
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Mario Gomez: “A Firenze ero ad un punto morto. Volevo lottare per vincere”
Le parole del centravanti tedesco: "Punto a scudetto ed EL. Ho fatto fatica nel campionato italiano"
Sei andato al Beşiktaş in prestito dalla Fiorentina. Perché hai preso questa decisione?
"Ho deciso di venire qui perché alla Fiorentina avevo raggiunto un punto morto: non andavo più avanti e mi serviva una nuova sfida. Per me era importante giocare in una squadra che lottasse per rimanere ai vertici, per vincere il titolo; di conseguenza, se gioco bene potrei anche andare ad Euro 2016 in Francia.
Vincere l'Europa League sarebbe un bel colpo per i tifosi del Beşiktaş?
"E' un sogno e un obiettivo per tutti noi, ed è anche l'unica coppa che mi manca. Ho vinto la Champions League, il campionato e la Coppa di Germania: praticamente tutto tranne l'Europa League, ma quest'anno ci saranno squadre prestigiose come Dortmund, Schalke e Liverpool".
Il tuo stile di gioco si è evoluto negli anni?
"Il mio gioco è sempre cambiato a seconda delle squadre. Lo Stoccarda giocava con due punte ma si concentrava di più sulla difesa e sul contropiede. Al Bayern giocavamo con il 4-3-3 ed ero il centravanti, ci ho messo qualche mese ad abituarmi. La Fiorentina è stata ancora diversa. Il campionato italiano è molto difficile per gli attaccanti perché le squadre sono compatte in difesa. Il Beşiktaş è molto più simile al Bayern: è una delle squadre più forti in Turchia, domina e cerca sempre di attaccare".
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