Avete presente lo stereotipo calciatore-velina con il Ferrari, tanti capricci e il tavolo fisso nei locali? Ecco, dimenticatelo perché la coppia Marija-Nenad Tomovic è l’opposto. Con i piedi ben piantati per terra, senza cinguettii su Twitter e senza grilli per la testa. Unico lusso, la Porsche presa da Tomovic da qualche mese: “Si, ma ci durerà dieci anni, inoltre ci serviva un’altra macchina” si giustifica Marija. Lei, 26 anni di Belgrado la bellezza per fare la velina o la modella ce l’ha eccome ma, a parte una campagna pubblicitaria qualche anno fa, ha preferito studiare da odontoiatra per proseguire la tradizione di famiglia: “Mia madre è dottoressa, ma non voleva neanche che facessi il suo stesso mestiere perché temeva che da mancina non fossi in grado di lavorare bene. Invece me la cavo bene, a maggio mi sono laureata ed avevo anche iniziato a fare la pratica poi ho dovuto smettere”. Eh sì, ma per una giusta causa: “Ho scoperto di essere incinta e per la salute della bambina mi sono dovuta fermare con il lavoro”.
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Marija Tomovic: “Le pagelle gliele faccio io”
Avete presente lo stereotipo calciatore-velina con il Ferrari, tanti capricci e il tavolo fisso nei locali? Ecco, dimenticatelo perché la coppia Marija-Nenad Tomovic è l’opposto. Con i piedi ben piantati …
Marija come Nenad, ama conoscere le città anche dal punto di vista storico e culturale: “Firenze da questo punto di vista è unica, capisci che quando in altri posti non c’era nulla qui c’era già tutto”.
Quindi è stata contenta del riscatto di suo marito dalla Fiorentina? “Si, molto. Eravamo in viaggio di nozze e lui era molto preoccupato e sempre con il telefono in mano. Io per evitare che restasse male in caso di mancato riscatto gli parlavo bene di Genova, dicendogli che è una bella città dove siamo stati bene, ed è vero, ma speravo, anche per la sua carriera, che restasse alla Fiorentina. Per ironia della sorte, quando ci ha telefonato il procuratore per darci la notizia, abbiamo festeggiato in hotel con una coppia di Genova, che però tifava Samp”.
Poi prosegue "Nenad è buono dentro e molto tranquillo, così ci compensiamo. Questi sono due pregi di mio marito, gli altri sono che è intelligente, solare e che mi ama”. Ma ci sono anche i difetti: “È pigro e lento nel fare le cose, io andrei sempre di corsa”. E i pregi e i difetti nel calcio? “Io lo vedo meglio quando gioca centrale a 4, come in Serbia, e da terzino non mi piace quando si propone troppo in avanti, lo preferisco quando difende”. Marja non gliele manda a dire: “Sono la prima critica nei suoi confronti, quando lo vedo fare quei dribbling non mi piace, meglio i passaggi ai compagni in cui è più preciso. Dopo le partite mi diverto a leggere le pagelle e devo dire che a volte mi arrabbio, qualche suo compagno ha sempre voti alti anche se gioca meno bene del solito, a lui i giornalisti non regalano nulla anche quando gioca bene. Nenad ormai non le legge più, io invece faccio quasi la rassegna stampa on line”.
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