Marco Marchionni alla Gazzetta dello Sport ha parlato del suo ruolo di regista al Parma: "L’anno scorsa Donadoni ha cominciato a schierarmi in mezzo al campo e mi sono trovato subito a mio agio. Come mezzala e poi regista mi sento più importante per la manovra della squadra. La spinta a cambiare è arrivata giocando al fianco di Cristiano Zanetti alla Juve e alla Fiorentina. È stato il mio modello. Sono arrivato al Parma che avevo 21 anni. Parma è una seconda casa perché rispecchia il mio carattere. Una città tranquilla dove l’ambizione non diventa mai stress. Il record di 12 partite utili è nato dopo il k.o. in casa con la Juve. Quella sconfitta ci ha dato coraggio perché non meritavamo di perdere. Si è accesa una scintilla a livello mentale e siamo andati a vincere a Napoli. Questo Parma è compatto e conscio delle proprie forze. Il nostro obiettivo? La sfida con la Fiorentina è importante per capire il nostro futuro. Quanto a me non cerco rivincite perché a Firenze mi hanno trattato coi guanti".
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Marchionni: “Non cerco rivincite contro la Fiorentina
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Il centrocampista ducale poi ha parlato del suo futuro svelando il suo desiderio di provare l'avventura in Canada: "Ho un piccolo sogno, andare a Montreal a giocare col mio migliore amico Matteo Ferrari. Col Parma ho un altro anno di contratto, magari dopo i 35 faccio un salto in Canada".
(parmalive.com)
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