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Makélélé a sorpresa: “Mazinho il giocatore più difficile da marcare”

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Il miglior numero 10 che ha marcato è sorprendente: “Mazinho è stato il più duro da marcare, era un genio! Ho imparato così tanto da lui. Adesso guardo i suoi figli..."

Redazione VN

“A volte restavo dopo gli allenamenti con Zidane per allenarmi nell'uno contro uno. Veniva scalciato in continuazione durante le partite e voleva allenarsi anche su quello per questo restava con me”. In un'intervista al sito dell'Uefa l'ex centrocampista del Real Madrid Claude Makélélé, che con Zizou in campo vinse la Champions nel 2002, parla del suo rapporto con l'attuale tecnico delle merengues e dei numeri 10 in generale. L'idolo di sempre è Pélé (“Mio padre giocava a calcio e aveva tanti video di Pelé; Amavo guardare cosa sapeva fare. Per me era un esempio da seguire”) ma il miglior n.10 che ha marcato è sorprendente: “Mazinho (ex Lecce e Fiorentina ndr) è stato il più duro da marcare, era un genio! Ho imparato così tanto da lui. Adesso guardo i suoi figli e non credo che abbiano lo stesso talento del padre. Era davvero fantastico. Un altro che era difficile da affrontare era Valdo (brasiliano ex PSG). Pensavi che stesse andando a destra, e andava a sinistra! Faceva andare i difensori dove voleva, un po' come fa Iniesta adesso. Il più forte con cui ho giocato? Non dico Zidane, perché è un amico e parlo sempre di lui. Dirò Iván Helguera, che giocava con me al Madrid. C'era una grande chimica, ci allenavamo insieme, mangiavamo insieme. In campo ci capivamo perfettamente anche senza parlarci”.

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