La ricetta ricorda molto quella che presentò nel maggio del 2012, ai tempi dell'insediamento nella Fiorentina: "calcio divertente" e "fortino casalingo". Nel giorno della sua prima conferenza stampa da direttore sportivo dell'Udinese, Daniele Pradè ha tracciato le sue linee guida: "Sono stato vicino all'Udinese molte volte nel passato: quest'anno avevo bisogno di cambiare e Udine mi è sembrata un'ottima piazza per me. Porto semplicità ed esperienza: faccio le cose in maniera trasparente e con dei principi che mi guidano. L'allenatore è stata una scelta di rottura: vogliamo portare qualcosa di nuovo, vogliamo creare un gruppo che si diverta e che diverta i tifosi, vogliamo giocare un bel calcio e riportare i tifosi allo stadio. Vorrei che la Dacia Arena diventasse il nostro fortino. L'importante è avere dei calciatori che credano nella causa, che abbiano senso di appartenenza. E per fare questo non serve essere per forza italiani".
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