L'ex viola Fabio Liverani, presente ieri a Moena per studiare Paulo Sousa è intervenuto ai microfoni del CorriereSpione.it della collega Luciana Magistrato: "Sousa è un allenatore nuovo, visto che gli altri ormai si conoscono, il calcio portoghese ha buoni spunti, è la novità della serie A e poi ha allenato anche in Ungheria e Svizzera quindi mi incuriosisce e mi fa piacere confrontarmi con lui e conoscerlo. A livello tattico qualcosa già ho visto anche se siamo all'inizio e la squadra è in costruzione perciò le idee si vedranno quando la condizione sarà ottimale. Ho visto cose positive e negative ma l'allenatore su questo è pronto e saprà indicare alla società come migliorarla. Abbiamo parlato già ieri cinque minuti grazie a Ripa (con il quale, insieme a magazzinieri e Lupatelli, si è rivisto ieri sera in un locale del centro di Moena, ndr) che me lo ha presentato, ci rivediamo dopo l'allenamento oggi, mi è piaciuta la sua disponibilità e sono contento del suo approdo in serie A".
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Squadra in costruzione e con tanti giovani, Liverani, che ha allenato anche la Primavera del Genoa, quali ritiene già pronti? "Bernardeschi, anche dopo l'infortunio, e Babacar sono già da considerarsi in pianta stabile in prima squadra, Capezzi ha fatto un buon campionato in serie B e può essere aggregato magari facendolo giocare piano piano qualche partita tra le varie competizioni in cui è impegnata la Fiorentina. Gli altri non so ma è giusto tenerli se possono avere degli spazi perché i giovani devono giocare altrimenti devono fare esperienza in categorie minori".
Che clima ha trovato Liverani nell'ambiente? "Sempre un bell'ambiente, ho passato in viola due anni importanti e soprattutto in uno c'era una grossa penalizzazione, il famoso -19, che ha creato un grande legame tra squadra, società e tifosi che rimarrà sempre nella storia. Torno sempre volentieri perché sono trattato bene da proprietà, società, ex compagni e tifosi quando li incontro. A Firenze, oltre alla casa che ho tuttora, ho lasciato un pezzo di cuore nonostante due soli anni ma ripeto molto importanti e spero che prima o poi le strade possano rincontrarsi". Cosa manca alla Fiorentina per essere competitiva? "La società ha le idee chiare in testa e un allenatore con personalità importante che sa cosa serve e sono sicuro che la proprietà saprà accontentarlo. Certo Milan e Inter dopo qualche anno sono ritornate con budget importanti da spendere sul mercato e quindi sarà difficile mettersi in pari".
Giusto cedere Gomez? "Vanno valutati tanti parametri, innanzi tutto la volontà di giocatore, società e allenatore. Poi l'ingaggio, le possibilità, il budget visto che è un giocatore importante, che ha fatto la Champions con il Bayern, e costa molto. Ma dovranno deciderlo insieme per il bene del giocatore e della società e se dovesse andare via uno come lui il club sicuramente prenderà un giocatore all'altezza che possa sostituirlo".
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