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Parolo: “Non abbiamo picchi di talento, ma tanti ottimi giocatori”

Il centrocampista della Lazio: "Il gruppo farà la differenza. I giovani? Oggi si distaccano troppo facilmente dal lavoro sul campo, colpa anche dei social"

Redazione VN

COVERCIANO- A 48 ore dall'ultimo test amichevole contro la Finlandia prima degli Europei, la Nazionale italiana di Antonio Conte prosegue il raduno al Centro Tecnico Federale di Coverciano. Oggi in sala stampa ha parlato il centrocampista Marco Parolo: "In questo momento tutti ci consideriamo titolari. La posizione in campo sarà ininfluente, l'importante è sapere cosa fare e dare tutto se stesso. Il mister ci dà sempre tanta forza, mentalità e ci sprona continuamente. Alla fine dell'allenamento siamo sfiniti proprio per quello. Siamo una squadra con pochi talenti veri, ma tanti buoni giocatori. Il gruppo farà la differenza, come lo è stata la Juve in questi anni e la Germania nell'ultimo mondiale. Solo mettendo in difficoltà il mister si alza il livello della squadra.

Ventura è un grande allenatore e lo ha dimostrato in tutta la sua lunga carriera, farà la sua scelta. Sia in Nazionale che alla Lazio ha tutte le carte per fare bene, starà a lui scegliere.

Non penso di essere considerato un talento puro fin da giovane, anzi. Ho faticato tanto per affermarmi. Non abbiamo picchi di talento, ma giocatori che possono risolvere le partite. A parte Buffon che è la storia del calcio italiano, molti ragazzi hanno dimostrato il loro valore in Europa e in Italia. Se andremo male scriveranno tutti che siamo scarsi, ma alla fine è bellissimo anche sorprendere.

Conte ci sta valutando tutti singolarmente. Siamo quattro mezze ali con caratteristiche molto diverse e deve essere bravo il mister a valutare bene il giusto mix.

La società Lazio ha deciso di riorganizzarsi internamente, formare un bell'ambiente e pianificare un grande campionato. Spero che la decisione dell'allenatore venga presa il più presto possibile così da fare le cose a modo. Prandelli? Sarei contento perché ha calcato palcoscenici importanti, con la Fiorentina ha sempre fatto bene. E' un allenatore con personalità che sa imporsi e che sa dare le linee guida.

Insigne? Ha fatto una grande stagione al Napoli e se metterà il suo talento a disposizione della squadra penso che possa fare grandi cose anche per la Nazionale. E' capace di fare gol e assist quindi siamo a posto.

Le favorite all'Europeo? La Francia perché gioca in casa, la Germania ha grandissimi giocatori e ci sono tante outsider come noi, ad esempio Spagna e Belgio. E' anche vero però che noi abbiamo una delle difese più forti del torneo.

I giovani del gruppo? Abbiamo ragazzi forti, forse caricati a volte di troppe aspettative e non sono bravi a staccarsi dal mondo che li circonda. Bastano 5 partite giocate bene per renderli subito distaccati dal lavoro sul campo. In Italia questo è un limite che c'è ovunque. La serie A dimostra che ci sono tanti giovani che possono fare bene, è solo questione di sapersi rapportare con l'esterno: i grandi campioni sono cresciuti piano piano, senza social e senza computer. Oggi basta mettere una foto di un gol che subito vieni osannato o criticato".

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