Non conosce pace la nazionale di calcio iraniana che sarebbe un eufemismo dirsi impegnata ai Mondiali in Qatar. Dopo le numerose vicende extra calcistiche delle ultime settimane, un nuovo terremoto sta scuotendo il ritiro del Team Melli. La CNN riferisce che le famiglie dei giocatori sono state minacciate di arresto e tortura, nel caso in cui i calciatori decidano nuovamente di non comportarsi a modo prima della partita di oggi contro gli Stati Uniti, evitando di cantare l’inno. La fonte citata dalla CNN sarebbe strettamente coinvolta all’interno della sicurezza dei Mondiali. Secondo questa fonte, i calciatori sono stati convocati ad un incontro con i membri del Corpo delle guardie rivoluzionarie iraniane - organo militare a difesa del regime, istituito in Iran dopo al rivoluzione islamica del 1979 – ed in quell’occasione è stato dichiarato, in maniera forte e chiara, che tutte le loro famiglie avrebbero subito delle notevoli ripercussioni – violenze e torture fisiche di ogni genere – se i convocati dal commissario tecnico Carlos Queiroz non avessero cantato l’inno o se avessero aderito ad ogni altra forma di protesta politica contraria al regime stabilito a Teheran.
Viola News
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