Gianluca Comotto, fresco di ritiro dal calcio giocato, ha parlato a TuttoMercatoWeb della sua decisione e dei piani per il futuro: "Ho sempre pensato ai finali di carriera come una cosa triste. Penso a Maldini per esempio, il modo in cui è stato salutato fu indegno. Io ho preso questa decisione perché non volevo essere egoista. Col discorso della lista avrei impedito a un compagno di giocare".
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L’ex viola Comotto si ritira: “Continuare sarebbe stato da egoisti”
"Ho preso laurea e le basi per fare qualcosa di importante ci sono. Continuerò ad allenarmi fino a maggio col Perugia"
In generale, che considerazioni ha fatto sulla sua carriera?
"E' stata una lunga e bella carriera, mi ero sempre detto che avrei chiuso quando sarebbe dispiaciuto a qualcuno. Ho vissuto 30 anni di calcio dai campi della provincia fino ai grandi stadi. Il calcio giocato comunque mi mancherà tantissimo. Intanto ci tengo a ringraziare il presidente del Perugia che mi ha permesso di restare nel mondo del calcio. Ho chiuso in una piazza che mi ha dato e a cui io stesso ho dato tanto".
E ora cosa farà Comotto?
"Ho preso laurea e le basi per fare qualcosa di importante ci sono. Continuerò ad allenarmi fino a maggio col Perugia, me lo hanno chiesto i miei compagni e così farò, standogli accanto anche durante i ritiri".
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