Robert Boggi, ex arbitro internazionale che la settimana scorsa aveva criticato l'operato del designatore arbitrale Marcello Nicchi paragonandolo al dittatore rumeno Ceausescu, ha rincarato oggi la dose durante la trasmissione sportiva "Punto Nuovo Sport Show", in onda su Radio Punto Nuovo: “Io ho parlato di possibilità sulla nuova calciopoli, ma che allo stato attuale non credo ci sia. Se è successo con 44 arbitri, potrebbe succedere anche con 20, sempre per la sciagurata idea di aver separato C.A.N. A dalla C.A.N. B."
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L’ex arbitro Boggi contro Nicchi: “Dopo il ventennio di Mussolini e Berlusconi c’è il suo”
Robert Boggi e le sue pesanti parole contro il numero uno dell'Aia Marcello Nicchi
'NICCHI COME MUSSOLINI' - "Quando ho dato le dimissioni avevo previsto che ci sarebbe stato quello che c'è stato e avvertii di fare attenzione. Prima dell'uscita delle elezioni dissi al presidente di una sezione: "Dopo il ventennio di Mussolini ed il ventennio di Berlusconi, avrete quello di Nicchi". Nicchi ha commesso un errore prima di tutto tecnico: non abbiamo un arbitro pronto da mandare al Mondiale. Conosco Gravina, un vero appassionato, credo abbia le mani legate. Hanno fatto una riunione qualche giorno fa per cambiare regolamento ed all'unanimità hanno approvato il piano di Nicchi. Così Gravina fa molta difficoltà ad andare contro un soggetto monolitico. Ho saputo che i presidenti delle varie sezioni prendono 10 euro in più per il lavoro svolto. VAR? Come tutte le cose bisognerebbe trovare un sistema per mettere tutti d'accordo. Un protocollo intelligente sarebbe far rivedere l'azione alla società, così da evitare qualsiasi noia. Noi eravamo la generazione di Casarin, il problema non è la forma, ma la sostanza. Se c'è un rigore, è rigore, che problema c'è se lo individua un altro e non io? Secondo me c'è un errore nel protocollo, noi dobbiamo arrivare alla verità, non importa come".
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