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Lettera aperta ai DV con proposta per ricominciare

Riceviamo questa lettera-proposta per la proprietà viola da parte di un nostro lettore   Carissimi Andrea e Diego Della Valle, innanzitutto colgo l’occasione per porgervi le condoglianze per la scomparsa …

Redazione VN

Riceviamo questa lettera-proposta per la proprietà viola da parte di un nostro lettore

Carissimi Andrea e Diego Della Valle,

innanzitutto colgo l'occasione per porgervi le condoglianze per la scomparsa di vostro padre Dorino; per quanto ho potuto capire è stato un grande uomo e un rappresentante dell'Italia migliore.

Fra voi e Firenze ultimamente non corre un buon sangue e molte trasmissioni in città cercano di capire il perchè, tentando di suggerire qualche rimedio.

Probabilmente anche voi vi starete chiedendo come mai una città a cui avete dato tanto adesso è così dura nei vostri confronti.

In questi giorni credo di aver capito l'errore di fondo nella gestione di questa amata società, che può essere il punto di partenza per il futuro, se le vostre intenzioni sono di proseguire alla guida di questa squadra.

Voi rappresentate un'eccellenza nel mondo delle scarpe (e non solo). Saprete certamente meglio di me ciò che vi fa primeggiare a livello mondiale: certamente un prodotto di qualità, sicuramente un ottimo design, ma tutto questo non basta. Comprare un paio di Hogan o di Tod's rappresenta di più, è diventato un status, ovvero qualcosa che non si può misurare nè vedere. E' un cosiddetto "bene immateriale", qualcosa che i vostri prodotti si portano dietro pur non essendo fisicamente tangibile. Eppure è forse la parte più importante, o perlomeno quello che trasforma una piccola azienda familiare in un colosso mondiale!

Nel calcio non è molto diverso. Conta avere una buona squadra, una buona struttura societaria, ma i beni immateriali hanno un valore altissimo, ancora più alto dei vostri prodotti, perchè le persone comprano il biglietto, o pagano la pay-tv unicamente per dei beni immateriali: le emozioni, la passione per quei colori, che a Firenze si fondono con la passione per la storia di una città.

Quello che voglio cercare di farvi capire è che Firenze e la Fiorentina hanno bisogno del loro STATUS, non solo di bilanci e organizzazioni perfette. I tifosi pagano per qualcosa di immateriale, ma assolutamente reale.

La storia del vostri gruppi fa la differenza tra voi e altri produttori di scarpe e accessori. La storia della Fiorentina fa la differenza tra questa gloriosa squadra e tanti altri club anche molto più titolati.

Negli anni '70 '80 c'era un'unica rivalsa contro gli eterni rivali juventini che vincevano: "voi vincete ma noi abbiamo Antognoni!", lo stesso è accaduto per Baggio (brevemente purtroppo) e per Rui Costa e Batistuta. La Fiorentina non ha mai vinto molto, perciò non dovete per forza vincere tutto, ma ha sempre avuto qualche uomo di cui andare fiera, che rappresentava la sfrontatezza dei fiorentini verso chi è più forte (magari solo perchè più grande...); uno dei simboli di Firenze è il David che ha ucciso Golia. Forse in questa immagine è racchiuso il nostro caratteraccio.

Da questo secondo me dovreste ripartire: ricreare questo spirito di orgoglio, questo spirito di battaglia, di spingersi oltre i limiti, di rispondere a logiche diverse da quelle degli altri. Antognoni ha rinunciato a tanti soldi e tanta gloria per rimanere a Firenze, Baggio si è rialzato dopo un terribile infortunio al ginocchio (e non sarebbe andato via da qui), Rui Costa è stato costretto ad andare via per la situazione economica pre-fallimento e tutti si ricordano le sue lacrime nel suo giorno di addio.

Tre numeri 10, tre uomini che incarnano questo spirito e che potrebbero trasmetterlo a tutti, società e giocatori! Basterebbe questo a infiammare tutta Firenze e sapete bene che spinta possa rappresentare questa città quando spinge tutta unita verso una direzione!

Spero riuscirete a leggere questa lettera e pensarci.

Non avete idea di cosa potrebbe scatenare.

Cordiali saluti Matteo Guasti